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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 1.1855

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Nr. 7 (Luglio 1855)
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Spano, Giovanni: Statuetta di Serapide in bronzo
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https://doi.org/10.11588/diglit.10802#0111

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Serapi , a quanto ci riferiscono gli Autori antichi, era
eziandio riguardato come uno degli dei della sanità: ma e
quali dei non invocarono per la salute i Gentili ? Le iscri-
zioni antiche sono abbastanza chiare (1). Eliano ci rac-
conta le pretese guarigioni da Serapi operate, e special-
mente era invocato dal cieco gentilesimo nelle malattie
acute. L'imperatore Marco Aurelio tormentato da un
morbo che lo conduceva al sepolcro, fece un viaggio alla
Tracia, dove a Periato questo dio aveva un celebre Tem-
pio al quale ricorrevano da ogni parte per implorare la
salute (2). Strabone ci descrive i pellegrinaggi che facevano
per visitare il suo Tempio a Canopo in Alessandria (3).
Sulla riva del canale del Nilo si vedevano batelìi pieni d'uo-
mini e di donne, e verso le rive vi avevano eretto una infinità
di osterie per comodo dei viaggiatori e dei divoti pellegrini.
Tanto era divenuto celebre in tutto 1' Oriente quel tem-
pio per le tante meraviglie che raccontavano di questo
dio e per i tanti miracoli che vi operava (4). Questo Tem-

(1) Sono in gran numero difatti le iscrizioni mediche riportate dai raccoglitori
alle tante divinila per la salute ricuperata, o per la conservazione di essa. Giove,
Minerva, Apollo, Diana, Bacco, Ercole, Marte, Venere, Mercurio, ed i Dioscuri
erano considerati come dei salutari e curatori della fisica sanità dei mortali.
Anche la dea Fortuita era invocata per la umana conservazioneper cui nelle
lapidi le furono dati gli epiteti di salutare, opifera, restauratrice, ecc.

(2) Questo fatto dell1 Imperatore viene ricordato dalla rappresentazione di una
moneta coniata dai Perintii, nella quale si vede nel diritto la testa dell1 Impera-
tore, e nel rovescio la statua di Serapide. A questo tempo è da riferirsi l'in-
scrizione sacra che porta il Grutero PRO. SALVIE. IMP. CAES. M. AVR.
ANTONINI. AVG. VOTO. SVSCEPTO. DEI. MAGNE SERAPIDIS, etc.
Pag. 88 4.

(5) Era il Serapeone o Serapeum di cui Rufino, testimonio oculare ci ha
tramandato la più. minuta descrizione. Teofilo il patriarca d' Alessandria onde
distruggere il paganesimo nella capitale dell'Egitto, ottenne nel 590 un editto
dalT Imperatore Teodosio per demolirlo cogli altri tempj, come vi riuscì non
senza una viva resistenza che fecero i Sacerdoti Pagani per conservare la loro
religione ed impostura.

(4) Da quanto riferiscono gli storici, nella parte d'oriente di questo Tempio
eravi una piccola finestra per la quale in certi giorni entrava un raggio di sole
 
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