DOI Heft:
Nr. 9 (Settembre 1855)
DOI Artikel:Spano, Giovanni: Statuetta in bronzo d'un indigete
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.10802#0139
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che altra base , come si vedono molte altre statuette
sarde di questo genere (1).
Colla mano destra sostiene uno scettro, e colla sinistra
si cuopre il capo quasi in atto di difenderlo da qualche
colpo, per averlo totalmente nudo e senza alcuno orna-
mento. La figura in generale è ben eseguita , e sebbene
al vestito sembri di appartenere ad un genere barbaro,
pure non manca di qualche bellezza e proporzione, tanto
nella muscolatura , che nelle pieghe dell' abito.
Sebbene in tutta la gran raccolta degli idoletti del R.
Museo di Cagliari non ve ne sia uno il quale possa por-
gere spiegazione , o schiarimento a questo nostro , pure
possiamo asserire d'appartenere alla classe degli idoletti
sardi , e forse questo porta con se il distintivo carattere più,
degli altri (2). La veste infetti che gli cuopre una parte della
vita ha molta somiglianza colle brache dJ albagio che at-
tualmente portano i nostri contadini , e che credo sia l'a-
bito più antico nazionale al par della mastruca sarda.
Anche T ornamento di cui è cinto ha molta rassomiglianza
col cintiglio di pelle col quale attualmente assicurano il
cintino ossia la veste ruvida , e col quale stringono la
vita per essere più snelli e proporzionati nella persona (3).
Se il venditore della statuetta ci avesse saputo dire il
modo come venne ritrovata, sarebbe stato più facile d'in-
dicare cosa dessa sia stata in origine , e cosa avrebbe pre-
fi) Alcune di queste statue hanno la base con quattro fori per venir inchio-
date sopra piedestallo di legno : al contrario di quelle che impiombavano, le
quali avevano il piedestallo in pietra, praticandovi un fossetto dove assicuravano
la base della statua con piombo squaglialo.
(2) L' idoleilo sardo descritto dal Cav. Della Marmorei (pag. 292, PJ. 9e) e
pubblicato dal Vescovo Munler, ha qualche relazione col nostro nel cintino.
Cosi pure le divinità scoperte in Ninive dal Layard.
(3) In sardo. Ch'in lo rza , o Cliintorzu , dal Lat. Cinclorium , perebè nel dia-
letto Sardo tutte le desinenze dei nomi in orium si cambiano in orzu. Y. Or-
togr. Sarda P. I. pag. 57.
che altra base , come si vedono molte altre statuette
sarde di questo genere (1).
Colla mano destra sostiene uno scettro, e colla sinistra
si cuopre il capo quasi in atto di difenderlo da qualche
colpo, per averlo totalmente nudo e senza alcuno orna-
mento. La figura in generale è ben eseguita , e sebbene
al vestito sembri di appartenere ad un genere barbaro,
pure non manca di qualche bellezza e proporzione, tanto
nella muscolatura , che nelle pieghe dell' abito.
Sebbene in tutta la gran raccolta degli idoletti del R.
Museo di Cagliari non ve ne sia uno il quale possa por-
gere spiegazione , o schiarimento a questo nostro , pure
possiamo asserire d'appartenere alla classe degli idoletti
sardi , e forse questo porta con se il distintivo carattere più,
degli altri (2). La veste infetti che gli cuopre una parte della
vita ha molta somiglianza colle brache dJ albagio che at-
tualmente portano i nostri contadini , e che credo sia l'a-
bito più antico nazionale al par della mastruca sarda.
Anche T ornamento di cui è cinto ha molta rassomiglianza
col cintiglio di pelle col quale attualmente assicurano il
cintino ossia la veste ruvida , e col quale stringono la
vita per essere più snelli e proporzionati nella persona (3).
Se il venditore della statuetta ci avesse saputo dire il
modo come venne ritrovata, sarebbe stato più facile d'in-
dicare cosa dessa sia stata in origine , e cosa avrebbe pre-
fi) Alcune di queste statue hanno la base con quattro fori per venir inchio-
date sopra piedestallo di legno : al contrario di quelle che impiombavano, le
quali avevano il piedestallo in pietra, praticandovi un fossetto dove assicuravano
la base della statua con piombo squaglialo.
(2) L' idoleilo sardo descritto dal Cav. Della Marmorei (pag. 292, PJ. 9e) e
pubblicato dal Vescovo Munler, ha qualche relazione col nostro nel cintino.
Cosi pure le divinità scoperte in Ninive dal Layard.
(3) In sardo. Ch'in lo rza , o Cliintorzu , dal Lat. Cinclorium , perebè nel dia-
letto Sardo tutte le desinenze dei nomi in orium si cambiano in orzu. Y. Or-
togr. Sarda P. I. pag. 57.