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https://doi.org/10.11588/diglit.3934#0182
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144 Le Vestigia di Roma Antica
ti in sogno i rimedjda guarire , onde perciò a lui facevano
voti , e sé per caso guarivano , in ringraziamento offerivano
donativi. Delle quali cose sé ne vedono iscrizioni , e me-
morie registrate nell'opere de' Collettori di marmi serirti, e
in ispecie nel Tommatìni de Donarli* .
Avendo fra le mie poche antichità due figure votive di
terra cotta , l'espongo per curiosità in quello luogo .
La prima rappresenta una donna , che nella destra tiene
per le ale un piccione , e col braccio sinistro sostiene la figu-
ra del figliuolo ignudo , e smunto di vita a guisa di etico ,
che con ambi le mani tiene una borsa piena d'oro 5 o d'argen-
to da offerire ad Esculapio , o per aver ottenuta , o per otte-
nere la guarigione della malattia. L'altra figura d'uomo
ignudo 3 e tutto raccorciato, e sedente mostra, che non poten-
dosi reggere 5 appoggia le mani sopra le ginocchia , avendo le
gambe soverchiamente alte, ed aseiutte , la qual figura
avendo un buco dietro, moslra di essere siata appesa con altre
figure votive nel Tempio •
Ma tornando a favellare della Chiesa fabbricata,dove fu
il Tempio di Esculapio, le colonne , che sostengono la nave
di mezzo , sono in numero di ventiquattro di granito . Ma il
phji raro , che in essa si ammiri, è il gran vaso di Porfido eoa
tede di Leoni in ambi i lati , collocato sotto l'Aitar mag-
giore , nel qual vaso , che facilmente servi ne' bagni delle
Terme3si consèrvano presentemente le Sagre Reliquie del cor-
po di S. Bartolommeo Apostolo , il cui altare è ornato da un
Tabernacolo soslenutoda quattro grosse colonne dibellisiìmo
Porfido. Dell'antico nobilissimo pavimento di questa Chiesa
di lavoro tavellato di porfidi , e di altri varj marmi , il quale
esTendopoi dal tempo per la maggior parte infranto , e gua-
sto , e renduto impraticabile , si conservano alcuni pezzi di-
nanzi alla Tribuna , e nella Cappella detta di S. Paolino, ivi
podi nella rinuovazione 9 che pochi anni sono fu fatta
del pavimento . Di moderno vi è la Cappella di San Carlo
Borromeo dipinta da Lodovico Caracci . Ma degli antichi
monumenti di quesla Chiesa cosi sagri , come profani può ve-
dersi l'opera del dotto Padre Casimiro di Roma de'Conventi
: " della
144 Le Vestigia di Roma Antica
ti in sogno i rimedjda guarire , onde perciò a lui facevano
voti , e sé per caso guarivano , in ringraziamento offerivano
donativi. Delle quali cose sé ne vedono iscrizioni , e me-
morie registrate nell'opere de' Collettori di marmi serirti, e
in ispecie nel Tommatìni de Donarli* .
Avendo fra le mie poche antichità due figure votive di
terra cotta , l'espongo per curiosità in quello luogo .
La prima rappresenta una donna , che nella destra tiene
per le ale un piccione , e col braccio sinistro sostiene la figu-
ra del figliuolo ignudo , e smunto di vita a guisa di etico ,
che con ambi le mani tiene una borsa piena d'oro 5 o d'argen-
to da offerire ad Esculapio , o per aver ottenuta , o per otte-
nere la guarigione della malattia. L'altra figura d'uomo
ignudo 3 e tutto raccorciato, e sedente mostra, che non poten-
dosi reggere 5 appoggia le mani sopra le ginocchia , avendo le
gambe soverchiamente alte, ed aseiutte , la qual figura
avendo un buco dietro, moslra di essere siata appesa con altre
figure votive nel Tempio •
Ma tornando a favellare della Chiesa fabbricata,dove fu
il Tempio di Esculapio, le colonne , che sostengono la nave
di mezzo , sono in numero di ventiquattro di granito . Ma il
phji raro , che in essa si ammiri, è il gran vaso di Porfido eoa
tede di Leoni in ambi i lati , collocato sotto l'Aitar mag-
giore , nel qual vaso , che facilmente servi ne' bagni delle
Terme3si consèrvano presentemente le Sagre Reliquie del cor-
po di S. Bartolommeo Apostolo , il cui altare è ornato da un
Tabernacolo soslenutoda quattro grosse colonne dibellisiìmo
Porfido. Dell'antico nobilissimo pavimento di questa Chiesa
di lavoro tavellato di porfidi , e di altri varj marmi , il quale
esTendopoi dal tempo per la maggior parte infranto , e gua-
sto , e renduto impraticabile , si conservano alcuni pezzi di-
nanzi alla Tribuna , e nella Cappella detta di S. Paolino, ivi
podi nella rinuovazione 9 che pochi anni sono fu fatta
del pavimento . Di moderno vi è la Cappella di San Carlo
Borromeo dipinta da Lodovico Caracci . Ma degli antichi
monumenti di quesla Chiesa cosi sagri , come profani può ve-
dersi l'opera del dotto Padre Casimiro di Roma de'Conventi
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