78 Le Vestigia di Roma Antica
Roma l'anno 1657. , nella quale son disegnate consimili sia-
tile di marmo esiftenti nelle Gallerie di Roma , ma di marmo
ordinario . Il disegno a pie di detta statuetta è tratto da me-
daglia Greca contenente la Telia di Ercole , e di Diana Efe-
sina con leggenda Greca di Città degli Eraclj . Per altro in
molte monete si vede il Tempio , e la Deità suddetta . Del
restante , che il Tempio di Diana nell'Aventino sia slato,
dove è la predetta Chiesa di S. Sabina , donde dall' altezza
degli edifìcj si godeva la villa del Circo Masìlmo , si racco-
glie dall'Autore delle Vite degli Vomini Illuslri , il quale
narra , che Cajo Gracco andatosene co' suoi partigiani nel
Tempio di Diana su l'Aventino, da quello scendendo, e
passato pel Ponte Sublicio , lì refugiò nel Tempio della Dea
Furina , che era a pie del Gianicoìo .
Siegue la Chiesa di S. Alefìlo officiata da' RR. PP.
Geronimini* Ivi si vede parte del pavimento sparso di molai-
co di opera tavellata divariati marmi, oltre alle otto co-
lonne di granito, ed otto di cipollino , e quattro di verde an-
tico per ornato dell'Aitar maggiore con piccole colonnette
d'alabastro Orientale , ed altre colonne nel Claustro , che in
tutto giungono al numero di cinquantatre , ed iyi è piacevo-
le la veduta di Roma Moderna .
Parte di quelle colonne è facile, che sia siata del Tempio
della Bona Dea , nel quale di notte tempo le nobili Romane
sagrificavano con offerire un bicchiero di vino per la salute
del Senato , e del Popolo Romano ; ma che indi col corso
ver-zil* ' ^eg^ ann* v* feccsTero delle ricreazioni, lo accenna Giovenale
in più luoghi , in un de' quali dice ;
ver.i ii.X' *'*'■*.....Quantum Laufella bibehett $c.
Un tal sagrifìcio si le^gc , che si facesse in diversi luo-
ghi , ed anche nella Casa del Pontefice Massimo , né vi pote-
va entrar verun vomo : ma Clodio Cavalier Romano , che
vagheggiava la moglie di Giulio Cesare , entrovvi furtiva-
mente , veslito da donna,* ma vi fu riconoseiuto, diche
vedansi l'invettive di Cicerone contro il medesimo .
Di moderno vi è una slatua del Card, del Bagno scoJpita
da Domenico Guidi 3 e vi si conservala scala di legno ssotto
la qua-
li*
Roma l'anno 1657. , nella quale son disegnate consimili sia-
tile di marmo esiftenti nelle Gallerie di Roma , ma di marmo
ordinario . Il disegno a pie di detta statuetta è tratto da me-
daglia Greca contenente la Telia di Ercole , e di Diana Efe-
sina con leggenda Greca di Città degli Eraclj . Per altro in
molte monete si vede il Tempio , e la Deità suddetta . Del
restante , che il Tempio di Diana nell'Aventino sia slato,
dove è la predetta Chiesa di S. Sabina , donde dall' altezza
degli edifìcj si godeva la villa del Circo Masìlmo , si racco-
glie dall'Autore delle Vite degli Vomini Illuslri , il quale
narra , che Cajo Gracco andatosene co' suoi partigiani nel
Tempio di Diana su l'Aventino, da quello scendendo, e
passato pel Ponte Sublicio , lì refugiò nel Tempio della Dea
Furina , che era a pie del Gianicoìo .
Siegue la Chiesa di S. Alefìlo officiata da' RR. PP.
Geronimini* Ivi si vede parte del pavimento sparso di molai-
co di opera tavellata divariati marmi, oltre alle otto co-
lonne di granito, ed otto di cipollino , e quattro di verde an-
tico per ornato dell'Aitar maggiore con piccole colonnette
d'alabastro Orientale , ed altre colonne nel Claustro , che in
tutto giungono al numero di cinquantatre , ed iyi è piacevo-
le la veduta di Roma Moderna .
Parte di quelle colonne è facile, che sia siata del Tempio
della Bona Dea , nel quale di notte tempo le nobili Romane
sagrificavano con offerire un bicchiero di vino per la salute
del Senato , e del Popolo Romano ; ma che indi col corso
ver-zil* ' ^eg^ ann* v* feccsTero delle ricreazioni, lo accenna Giovenale
in più luoghi , in un de' quali dice ;
ver.i ii.X' *'*'■*.....Quantum Laufella bibehett $c.
Un tal sagrifìcio si le^gc , che si facesse in diversi luo-
ghi , ed anche nella Casa del Pontefice Massimo , né vi pote-
va entrar verun vomo : ma Clodio Cavalier Romano , che
vagheggiava la moglie di Giulio Cesare , entrovvi furtiva-
mente , veslito da donna,* ma vi fu riconoseiuto, diche
vedansi l'invettive di Cicerone contro il medesimo .
Di moderno vi è una slatua del Card, del Bagno scoJpita
da Domenico Guidi 3 e vi si conservala scala di legno ssotto
la qua-
li*