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Hülsen, Christian
Le chiese di Roma nel medio evo: cataloghi ed appunti — Firenze: Olschki, 1927

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https://doi.org/10.11588/diglit.49250#0410
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S. IOHANNIS ET PAULI—S. ISIDORI 278
visa gli avanzi del chiostro della chiesa in alcuni muri esistenti nella
Villa Savorelli-Heyland a destra della Via Aurelia.
Armellini 1 282 2 662; Lanciani Monumenti dei Lincei I p. 481 = Itinerario di
Einsiedeln 49.
32- SS. IOHANNIS ET PAULI prope S. Petrum. Il Le.
Taur. 115 : habet I sacerdotem — Sign. 200.
Chiesa e monastero situato al nord-ovest della vecchia basilica di
S. Pietro : il luogo è segnato sulla pianta dell’Alfarano. Fu fondato da
Leone I (440-461 ; LP. XLVII c. 7), ed è ricordato più volte nel Liber
Pontificalis, come pure in altri documenti dall’ottavo all’undecimo secoio
citati presso il Kehr p. 144. In un documento del 1030 presso Hartmann,
Tabularium S. Mariae in Via Lata p. 68 n. 55 si trova un archipre-
sbiter.... monasterii SS. lohannis et Palili quod nuncupatur maior ad S. Pe-
trum seu Martinum. Che esistesse ancora al principio del sec. XV, si
rileva dalla testimonianza del Signorili ; pare che sia stato profanato e ri-
coperto di terreno allorquando Nicolò V cominciò la costruzione dell’ab-
side nuova di S. Pietro. Racconta l’Alfarano (presso Severano ; cf. Can-
cellieri p. 1488) che « si trovarono i vestigli l’anno 1570, mentre si ri-
fondavano i fondamenti del nuovo tempio verso Belvedere incontro alla
sacrestia di Palazzo » (il luogo corrisponde a quell’angolo della basilica
nuova ove ora sorge il monumento sepolcrale di Clemente XIII ; cf. Can-
cellieri 1. c.) « dove si vidde una volta di nicchio ornata con figure
di Santi». Pare infondata la notizia raccolta dal Cancellieri 1. c.,
che fosse distrutto sotto Paolo V.
Lonigo Barb. f. 25, Valliceli, f. 37 v. (dal Liber Pont.); Severano Sette chiese
p. 77 ; Martinelli 363 ; Lubin 336 ; Cancellieri de secretariis III p. 1485-
1488 ; Armellini 1 281 2 743 ; Duchesne al LP. II p. 44 n. 81 ; Kehr IP. I
p. 144.
33. S. ISIDORI. I Huv.
L’Anonimo di Einsiedeln (5,2; cf. sopra p. 5 n. 30) registra, fra la porta
Tiburtina e S. Eusebio, una chiesa di S. Isidoro. Alla medesima si riferisce
un passo della biografia di Leone IH (795-816; LP. XCVII c. 79) : in mo-
nastero S. Isidori fecit canistrum ex argento pensantem libras II. Un docu-
mento del 20. febbraio 965 nel Regestum Sublacense (n. 130 p. 181) ricorda
una vigna territorio Albanese in fundum qui vocatur Cesarano confinante, fra
altri, con una vinca de monasterio sanctae Mariae quae ponitur in Capitoho
 
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