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Hülsen, Christian
Le chiese di Roma nel medio evo: cataloghi ed appunti — Firenze: Olschki, 1927

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https://doi.org/10.11588/diglit.49250#0411
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279

S. IULIANI—S. IUSTINI

e con una vinca de sanctum Ysidorum. Siccome di una chiesa di S. Isi-
doro ad Albano non si ha memoria, sarà da intendersi la chiesa ur-
bana, la quale sembra sparita poco dopo il Mille.
Armellini *294 2 828 ; Duchesne al Lib. Pont. II p. 45 not. 96; Lanciani Me-
morie dei Lincei I, 477 ; Huelsen Atti dell’Accad. Pontif. ser. II voi. 9,
1907, p. 402.
34. S. IULIANI. II Fp.
Paris. 368 (S. luliana) — Taur. 312 : habet fratres Carmelitas IIII — Signor. 223.
Chiesuola già esistita presso i cosiddetti Trofei di Mario, nell’area
dell’odierna Piazza Vittorio Emanuele (Nolli n. 36), distrutta nel 1874.
Del Sodo Valliceli, f. 107 v., Vatic. p. 138; Panciroli 1 391 2 169 ; Lonigo Barb.
f. 26, Valliceli, f. 38; Martinelli 132; Bruti voi. 18 (to. XVII) f. 301 v.-304
(ital.), voi. 12 (to. XI) f. 224 v.-226 (lat.), voi. 7 (to. VI) f. 205-209 (= lib.
IX c. 4); Nibby 275 ; Adinolfi I, 292 ; Armellini 1 283 2 810.
35. S. IUSTINI. II Kf.
Cene. 68 : den. VI — Paris. 321 — Taur. 105 : habet I sacerdotem — Sign. 190.
Chiesa annessa alla scuola dei Longobardi, fondata circa il 770 da
Ansa, moglie del re Desiderio. Il luogo della chiesa fu stabilito per la
prima volta dall’ Em.mo Ehrle coll’aiuto di numerosi documenti dell’Ar-
chivio della Basilica di S. Pietro, specialmente i martirologi dei sec. XIII
e XIV. Essa stava presso là Ruga francigena, che conduceva dalla cor-
tina di S. Pietro alla Porta Viridaria, nè lungi dal palazzo costruito
da Nicolò III a settentrione della basilica di S. Pietro, quindi in un
posto che corrisponde incirca all’odierno cortile di S. Damaso. Un
presbiter Apolinaris rector ecclesiae Sancii lustini de civitaie Leoniana, con
istromento del 27. giugno 1279, riceve una vigna fuori Porta Pertusa in
cambio di un quoddam vacuum casalinum prope ipsam ecclesiam et sub adia-
centiis dicti palatii (di papa Nicola III) constitutum, ad concludendum illud
prò prata et circumstantia dicti palatii adcrescend(o) (Tomassetti Arch.
soc. romana IV, 1880, 372 = Campagna romana I, 209; Fabre-Duchesne
Liber Censuum II p. 55 n. 24). Pietro Mallio (cod. Vat. 3267 f. 26 v.) la
chiama 5. lustini in Monte Saccorum. La chiesa scompare dopo il 1400.
Lonigo Barb. f. 26, Valliceli, f. 38 v. (dal Cencio); Severano Sette chiese p. 98;
Martinelli 363 ; Adinolfi Portica di S. Pietro 20 ; Armellini 1 285 2 769 ;
Ehrle Diss. dell’Accademia Pontificia ser. II voi. io (1910) p. 18 sg.
 
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