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Hülsen, Christian
Le chiese di Roma nel medio evo: cataloghi ed appunti — Firenze: Olschki, 1927

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https://doi.org/10.11588/diglit.49250#0546
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S. PATERMUTI—S. BAULI

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vendita del 13. marzo 1456 (ivi p. 615) sanctorum patris mutii\ un atto
di locazione del 13. luglio 1542 (ivi p. 655) è stipulato da Johannes Ga-
briel de Plano.... rector ecclesiae sanctorum Mutii et Copis regionis Sancii
Angeli in loco mercatello. Un documento del 4. luglio 1532 citato dal Lan-
ciani Stor. degli scavi IV p. 18 (dagli atti del notato d’Amboys) menziona
duas domos simul iunctas sitas in platea vulgariter appellata Piazza Merca-
tello prope ecclesiam vulgariter appellatavi Santo Patremutio et Copse. Final-
mente anche l’iscrizione di una campana della chiesa, fatta nel 1538
(Bicci p, 22) la chiama ecclesia Sanctorum Patrismutii et Copis in Foro
Mercatelli. La pianta di Bartolomeo dei Rocchi (Uffizj 4206) dimostra
che il « Mercatello » corrisponde alia « Piazza delle Scuole » di tempi
più recenti. Secondo alcune note manoscritte dell’archivio di S. Lorenzo
in Damaso, citate dal Fonseca, sarebbe stata situata in ingressa regionis
Hebraeorum prope portam vergentem ad plateam ludaeorum. La chiesa fu
distrutta nel 1558, quando per ordine di Paolo IV fu fatto il nuovo
serraglio degli Ebrei, come attestano i Collectanea de ecclesiis Urbis già
nell’Archivio Vaticano (Mise. arm. VI voi. 72, ora cod. Vat. lat. ligio
f. 94) : la cura fu trasferita alla vicina chiesa di S. Angelo in Pesche-
ria (cf. il catalogo di Pio V sopra p. 103 n. 239 : A Pre. Mutio, la qual
cura sta in S. Angelo').
Lonigo Barb. f. 46, Valliceli, f. 66 v. (da Cencio) ; Martinelli 377 ; Ciampini de
Vicecancellario p. 188 ; Fonseca de basilica S. Laurentii in Damaso 342 ;
Bicci Notizie della famiglia Boccapaduli (Roma 1762) 21-23; Armellini *466
2 57i.
9. S. BAULI DE ARENULA.. II Kh.
Cene. 282 (de Areola) den. VI, id. lit. 48 (cappella S. Paoli de Areola) : den. VI
— Paris. 119 (Aureole) ■— Taor. 345 : habet I sacerdotem — Sign. 27.
Chiesuola annoverata fra le filiali di S. Lorenzo in Damaso nella
bolla di Urbano III del 1186 (sopra p. 132 n. 25: de Arenula). Viene
ricordata nei Libri Anniversariorum (sopra p. 56 n. 84 : de Arenula
p. 61 n. 73, p. 65 n. 88: della Regola), nei cataloghi del 1492 (p. 75
n. 184 : in acie), del 1555 (sopra p. 85 n. 178) e di S. Pio V (sopra
p. 101 n. 177). La Tassa di Pio IV (sopra p. 93 n. 184) la chiama
S. Paulo et Cesareo nel rione della Regola. La vicina chiesa di S. Ce-
sareo (v. sopra p. 230 n. 9) fu unita ad essa circa quei tempi (nel
1572 secondo il Martinelli). Anche la lapide del 1096 ora murata nel-
l’altare maggiore (Forcella IV p. 517 n. 1265), probabilmente fu allora
 
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