Museo italiano di antichità classica (2.1886/88)

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di uno scudo paleoetrusco

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se non fosse per altro, lo si potrebbe desumere direttamente da qualche bronzo orientale (fenicio)
nel caso nostro dalle squame che ne coprono le ed aggiunte agli altri concetti decorativi schietta-
spalle, tolte da qualche vaso corintio o forse anche mente italici.

Ma per ritornare al nostro scudo e per stabilirne
in termini archeologicamente ed etnograficamente
significativi le caratteristiche, lo si potrebbe de-
finire come uno scudo etrusco (perchè numerosi
gli esemplari trovati in tombe etrusche e portati
da guerrieri etruschi) fabbricato da artefice um-
bro, sotto l'influenza di prototipi e modelli orien-
tali, provenienti da officine assiro-fenicie. La quale

determinazione, che a taluno potrà sembrar troppo
vaga e conciliativa, trova spiegazione e conferma,
come ho già fatto precedentemente notare, nel
fatto universalmente oggidì ammesso, essere la
nazionalità etrusca largamente impregnata di ele-
menti italici (umbri), e la religione e l'arte di quel
popolo inspirate alle religioni ed alle civiltà del-
l'Oriente. »)

Paolo Orsi.

*) Milani, Monumenti iconici ecc. Museo, voi. I, p. 324.