STUDI ILLUSTRATIVI
SUI BRONZI ARCAICI TROVATI NELL'ANTRO DI ZEUS IDEO
Dopo le scoperte epigrafiche, le prime più im-
portanti scoperte archeologiche fatte a Creta sono
quelle di cui ha reso conto il D.r Halbherr nella
memoria a cui fan seguito questi miei studi. Un'oc-
chiata ai disegni e alle tavole che accompagnano
questo volume ed a quelle raccolte nell'atlante ad
esso aggiunto basta a far sentire anche al meno
perito di tali discipline che qui abbiam dinanzi
monumenti caratteristici e altamente significativi
per la storia dell'arte in Grecia nei suoi periodi
più antichi. Il valore poi che ha il nome dell'isola
di Creta nella storia della civiltà greca, singolar-
mente nei suoi più antichi sviluppi, dà a questi
trovamenti una importanza tutta speciale. La lo-
calità da cui provengono, l'antro di Zeus ideo,
sede antichissima di culto cretese ed ellenico, ag-
giunge anche una nota di più al loro valore e si-
gnificato storico. Abbiamo una serie di monumenti
di epoche varie che vanno da tempi molto antichi
ne' quali domina ancora l'arte orientale e la greca
mostrasi tuttavia rudimentale, fino a tempi ro-
mani. V'hanno dunque molti oggetti appartenenti
ad epoche già ben conosciute dai quali gran cosa
di nuovo non ricaviamo ; ma ben molti ve ne hanno
di epoca assai antica che costituiscono una vera
rivelazione. Sono questi principalmente i bronzi
arcaici così laminati come fusi, dei quali mai sì
ricco travamento, sì rilevante per numero, qualità
e varietà non avvenne fin qui su suolo greco.
È questo quanto v' ha di più nuovo, di più degno
di studio in tali scoperte, ed a questo io ho ri-
volto esclusivamente la mia attenzione facendone
soggetto alle ricerche di cui qui metto a luce i
risultati. Ho studiato questi monumenti nell'as-
sieme di quanto già conosciamo dell'arte e dell'in-
dustria artistica greco-italica ed orientale cercando
di contribuire a dar la loro definizione storica, a
formulare la nuova pagina di storia dell'arte antica
che da essi si può desumere. Ma il materiale di
cui fin qui disponiamo per monumenti di questa
specie e di questa età è troppo insufficiente perchè
si possa procedere in questo studio con piò sicuro
e giungere per ogni lato ad affermazioni defini-
tive; è questo un periodo dell'arte antica di cui
non abbiamo che una conoscenza frammentosa, e
questa dovrà pur frammentosa rimanere anche
dopo l'aggiunta di un nuovo frammento così con-
siderevole e cospicuo qual'è questo or venuto a
luce. Non ho dunque preteso d'illustrare questi
monumenti, ma volli studiare per contribuire alla
loro illustrazione registrando qui osservazioni che
potranno essere accresciute e corrette dall'opera
di altri studiosi e più ancora dallo scoprirsi di
nuovi monumenti che in tanta attività di ricer-
che archeologiche è dato sperare.
Seguirò nel mio studio le divisioni principali
segnate dal D.1' Halbherr, cominciando dai
BRONZI IN LAMINA
SCUDI
Non è tra gli archeologi chi non sappia, quanto
scarso e deficiente sia fino ad ora il materiale
archeologico, che si riferisce alla storia dell'ar-
mamento primitivo delle popolazioni italiche, elle-
niche e circummediterranee in quel periodo che
Musco italiano di antichità, classica — Voi. il. Punt. III.
potremmo ancor chiamare protostorico, perchè i
documenti scritti o fanno assolutamente difetto, o
sono ancora molto scarsi. E tanto più è lamente-
vole questo difetto di materiale, se noi poniamo
mente alle armi difensive, perchè di queste si può
ÒO
SUI BRONZI ARCAICI TROVATI NELL'ANTRO DI ZEUS IDEO
Dopo le scoperte epigrafiche, le prime più im-
portanti scoperte archeologiche fatte a Creta sono
quelle di cui ha reso conto il D.r Halbherr nella
memoria a cui fan seguito questi miei studi. Un'oc-
chiata ai disegni e alle tavole che accompagnano
questo volume ed a quelle raccolte nell'atlante ad
esso aggiunto basta a far sentire anche al meno
perito di tali discipline che qui abbiam dinanzi
monumenti caratteristici e altamente significativi
per la storia dell'arte in Grecia nei suoi periodi
più antichi. Il valore poi che ha il nome dell'isola
di Creta nella storia della civiltà greca, singolar-
mente nei suoi più antichi sviluppi, dà a questi
trovamenti una importanza tutta speciale. La lo-
calità da cui provengono, l'antro di Zeus ideo,
sede antichissima di culto cretese ed ellenico, ag-
giunge anche una nota di più al loro valore e si-
gnificato storico. Abbiamo una serie di monumenti
di epoche varie che vanno da tempi molto antichi
ne' quali domina ancora l'arte orientale e la greca
mostrasi tuttavia rudimentale, fino a tempi ro-
mani. V'hanno dunque molti oggetti appartenenti
ad epoche già ben conosciute dai quali gran cosa
di nuovo non ricaviamo ; ma ben molti ve ne hanno
di epoca assai antica che costituiscono una vera
rivelazione. Sono questi principalmente i bronzi
arcaici così laminati come fusi, dei quali mai sì
ricco travamento, sì rilevante per numero, qualità
e varietà non avvenne fin qui su suolo greco.
È questo quanto v' ha di più nuovo, di più degno
di studio in tali scoperte, ed a questo io ho ri-
volto esclusivamente la mia attenzione facendone
soggetto alle ricerche di cui qui metto a luce i
risultati. Ho studiato questi monumenti nell'as-
sieme di quanto già conosciamo dell'arte e dell'in-
dustria artistica greco-italica ed orientale cercando
di contribuire a dar la loro definizione storica, a
formulare la nuova pagina di storia dell'arte antica
che da essi si può desumere. Ma il materiale di
cui fin qui disponiamo per monumenti di questa
specie e di questa età è troppo insufficiente perchè
si possa procedere in questo studio con piò sicuro
e giungere per ogni lato ad affermazioni defini-
tive; è questo un periodo dell'arte antica di cui
non abbiamo che una conoscenza frammentosa, e
questa dovrà pur frammentosa rimanere anche
dopo l'aggiunta di un nuovo frammento così con-
siderevole e cospicuo qual'è questo or venuto a
luce. Non ho dunque preteso d'illustrare questi
monumenti, ma volli studiare per contribuire alla
loro illustrazione registrando qui osservazioni che
potranno essere accresciute e corrette dall'opera
di altri studiosi e più ancora dallo scoprirsi di
nuovi monumenti che in tanta attività di ricer-
che archeologiche è dato sperare.
Seguirò nel mio studio le divisioni principali
segnate dal D.1' Halbherr, cominciando dai
BRONZI IN LAMINA
SCUDI
Non è tra gli archeologi chi non sappia, quanto
scarso e deficiente sia fino ad ora il materiale
archeologico, che si riferisce alla storia dell'ar-
mamento primitivo delle popolazioni italiche, elle-
niche e circummediterranee in quel periodo che
Musco italiano di antichità, classica — Voi. il. Punt. III.
potremmo ancor chiamare protostorico, perchè i
documenti scritti o fanno assolutamente difetto, o
sono ancora molto scarsi. E tanto più è lamente-
vole questo difetto di materiale, se noi poniamo
mente alle armi difensive, perchè di queste si può
ÒO