DEI MANOSCRITTI DI GIAMBLICO
e
DI UNA IUOYA EDIZIONE DEL PPOTBEPTICO
L'edizione che della Vita di Pitagora ci ha dato
Augusto Nauck, ') ha messo in tanta luce l'im-
portanza del codice ms. Laurenziano 86, 3, già da
lungo tempo nota ai ciotti,s) da far sentire il de-
siderio che anche gli altri scritti di Giamblico siano
ripubblicati ad fidem Codicis Fiorentini. Ed io at-
tendo all'Edizione del più importante fra essi, che
è il nqoTQSTTTixòg Xóyog sig (fiXotìoqiav, e ne dò in-
tanto un saggio. Ma poiché il Nauck non ha riso-
luto le quistioni sui manoscritti, dovrò innanzi
tutto parlare di questi, il che non sarà forse senza
importanza ; poiché questo di Giamblico è uno dei
pochi casi nei quali si può dimostrare la deriva-
zione di tutti i codici superstiti dal Fiorentino. Ciò
del resto fu già affermato dal Cobet ; e se al Nauck
parve probabile, ma non certo,3) egli è da scusare
del dubbio, poiché la limitata conoscenza dei ma-
noscritti non gli permetteva di venire a conclu-
sioni sicure. Ma il dubbio toglierebbe naturalmente
valore anche alla sua edizione, se non fosse facile
dimostrarlo insussistente.
Dei quattro libri di Giamblico conosco i nove
manoscritti seguenti. Degli ultimi quattro non ho
conoscenza diretta; tale però sempre da poterne
trarre conclusioni sicure. Noto tra parentesi la let-
tera con la quale li indicherò in seguito.
1. Laurenziano 86, 3 (F). Cfr. Bandini, III,
pag. 286 seqq., Nauck, V. P., pag. xxxm seqq.
2. Vaticano Gr. 1028 (V), cartaceo, miscella-
neo. La scrittura difficile ed intricata, e le larghe
macchie di umido, gli danno aspetto di molta an-
tichità; ma è del sec. XIV. Presentemente non
») Iamblichi I De Vita Pythagorica | liber. | Ad fìdem
Codicis Fiorentini I recensuit | Augustus Nauck. Petro-
poli, MDCCCLXXXIV.
') Cfr. Cobet, De Arte Interpr. (1847), p. 100. - Id. in
contiene di Giamblico che il Protreptico. Solo de-
gli apografi giàmbìichei che conosco ha lo indica-
zioni sticometriche del Protreptico e nella prima
pagina di questo anche quelle della V. P.
3. Laurenziano 86, 29 (/), del sec. XV, carta-
ceo, di fogli 279. Contiene soltanto i quattro libri
di Giamblico.
4. Parigino Gr. 1981 (p), del sec. XVI, carta-
ceo, di fogli 196. Nella guardia è notato scriptus
partim manti Lascaris. È di tre mani diverse ; ed è
importante, come poi si vedrà, notare che la prima
va sino al f. 66 b, corrispondente a Protreptico,
p. 128, 13 K. Servì o fu noto agli editori antichi
di Giamblico; al Nauck, come vedremo, no. Oltre
ì quattro libri di Giamblico, contiene:
f. 164 a-167 b ficcqCvov (fihjoóyov rrooltscoQue twv
svxXeidov ósSofiévmv.
f. 167b-196b svxXsCóov èsóofiéva.
5. Parigino Gr. 2093 (P), del sec. XV, carta-
ceo, di fogli scritti 148. Contiene soltanto i quattro
libri di G. Degli editori se n' è servito solo il Nauck,
su collazione di Alfredo Jacob.
6. Marciano 243 (M) in 4.° membranaceo, del
sec. XV. Non ne ho conoscenza diretta; ma il
terzo libro di Gr., che il Villoison (Anecd. Graec. IL
188-225) pubblicò da questo codice, ci basterà per
metterlo in relazione con gli altri manoscritti.
7. Cizense (C). Le edizioni del Kiessling {JIqotq.
Praef. ix seq.) e del Nauck (V. P. Proleg. xl seq.)
ci danno notizia più che sufficiente di questo scor-
rettissimo codice.
Mnemosyne nova Voi. II (1874) pagg. 261 seqq. — Vitelli.
Spicilegio Fioroni, in questo Museo, I, pag. 3 seqq.
3) Vit. Pyth. Prolegom. XLIV: probabile arbitrai-, cer-
tuni non dixerim.
e
DI UNA IUOYA EDIZIONE DEL PPOTBEPTICO
L'edizione che della Vita di Pitagora ci ha dato
Augusto Nauck, ') ha messo in tanta luce l'im-
portanza del codice ms. Laurenziano 86, 3, già da
lungo tempo nota ai ciotti,s) da far sentire il de-
siderio che anche gli altri scritti di Giamblico siano
ripubblicati ad fidem Codicis Fiorentini. Ed io at-
tendo all'Edizione del più importante fra essi, che
è il nqoTQSTTTixòg Xóyog sig (fiXotìoqiav, e ne dò in-
tanto un saggio. Ma poiché il Nauck non ha riso-
luto le quistioni sui manoscritti, dovrò innanzi
tutto parlare di questi, il che non sarà forse senza
importanza ; poiché questo di Giamblico è uno dei
pochi casi nei quali si può dimostrare la deriva-
zione di tutti i codici superstiti dal Fiorentino. Ciò
del resto fu già affermato dal Cobet ; e se al Nauck
parve probabile, ma non certo,3) egli è da scusare
del dubbio, poiché la limitata conoscenza dei ma-
noscritti non gli permetteva di venire a conclu-
sioni sicure. Ma il dubbio toglierebbe naturalmente
valore anche alla sua edizione, se non fosse facile
dimostrarlo insussistente.
Dei quattro libri di Giamblico conosco i nove
manoscritti seguenti. Degli ultimi quattro non ho
conoscenza diretta; tale però sempre da poterne
trarre conclusioni sicure. Noto tra parentesi la let-
tera con la quale li indicherò in seguito.
1. Laurenziano 86, 3 (F). Cfr. Bandini, III,
pag. 286 seqq., Nauck, V. P., pag. xxxm seqq.
2. Vaticano Gr. 1028 (V), cartaceo, miscella-
neo. La scrittura difficile ed intricata, e le larghe
macchie di umido, gli danno aspetto di molta an-
tichità; ma è del sec. XIV. Presentemente non
») Iamblichi I De Vita Pythagorica | liber. | Ad fìdem
Codicis Fiorentini I recensuit | Augustus Nauck. Petro-
poli, MDCCCLXXXIV.
') Cfr. Cobet, De Arte Interpr. (1847), p. 100. - Id. in
contiene di Giamblico che il Protreptico. Solo de-
gli apografi giàmbìichei che conosco ha lo indica-
zioni sticometriche del Protreptico e nella prima
pagina di questo anche quelle della V. P.
3. Laurenziano 86, 29 (/), del sec. XV, carta-
ceo, di fogli 279. Contiene soltanto i quattro libri
di Giamblico.
4. Parigino Gr. 1981 (p), del sec. XVI, carta-
ceo, di fogli 196. Nella guardia è notato scriptus
partim manti Lascaris. È di tre mani diverse ; ed è
importante, come poi si vedrà, notare che la prima
va sino al f. 66 b, corrispondente a Protreptico,
p. 128, 13 K. Servì o fu noto agli editori antichi
di Giamblico; al Nauck, come vedremo, no. Oltre
ì quattro libri di Giamblico, contiene:
f. 164 a-167 b ficcqCvov (fihjoóyov rrooltscoQue twv
svxXeidov ósSofiévmv.
f. 167b-196b svxXsCóov èsóofiéva.
5. Parigino Gr. 2093 (P), del sec. XV, carta-
ceo, di fogli scritti 148. Contiene soltanto i quattro
libri di G. Degli editori se n' è servito solo il Nauck,
su collazione di Alfredo Jacob.
6. Marciano 243 (M) in 4.° membranaceo, del
sec. XV. Non ne ho conoscenza diretta; ma il
terzo libro di Gr., che il Villoison (Anecd. Graec. IL
188-225) pubblicò da questo codice, ci basterà per
metterlo in relazione con gli altri manoscritti.
7. Cizense (C). Le edizioni del Kiessling {JIqotq.
Praef. ix seq.) e del Nauck (V. P. Proleg. xl seq.)
ci danno notizia più che sufficiente di questo scor-
rettissimo codice.
Mnemosyne nova Voi. II (1874) pagg. 261 seqq. — Vitelli.
Spicilegio Fioroni, in questo Museo, I, pag. 3 seqq.
3) Vit. Pyth. Prolegom. XLIV: probabile arbitrai-, cer-
tuni non dixerim.