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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 3.1897

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Grisar, Hartmann: Note archaeologiche sulla mostra di arte sacra antica a Orvieto
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https://doi.org/10.11588/diglit.17403#0015

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NOTE SULLA MOSTRA DI ARTE SACRA A ORVIETO

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fu permesso di trarne la fotografia. La leggenda però è, ci di-
spiace a dirlo, priva di ogni fondamento. Ma la denominazione
di pisside eucaristica potrà almeno essa sostenersi con ragione ?

I rilievi della teca non mostrano soggetti propriamente cri-
stiani, ma piuttosto indifferenti. Da un lato dominano le scene
della caccia di diverse bestie, dall' altro, il principale, la bella
e grande effigie di Orfeo colla lira, attorniato da una moltitu-
dine di animali, come la pecora, la capra, la scimmia, il leone,
il leopardo ed altri, e poi da figure mitologiche, come il centauro,
il grifo alato, il drago, il satiro, che lo ascoltano. L'orlo superiore
mostra diverse scene della vita campestre. Siccome questo capo-
lavoro di arte non è divulgato nè dal Garrucci nè dal Kohault de
Fleury, anzi nemmeno è citato da questi, là dove tessono la serie
delle teche o pissidi d' avorio, giova pubblicarlo in apposita tavola
fototipica (tav. I).

II p. Cahier tratta nei Nouveaux Mélanges 1 d'una pisside
eburnea di Brioude colla scena dell' Orfeo del tutto simile alla
nostra, e senza nessuna esitazione la dichiara pisside cristiana
ed eucaristica. Anche alla nostra teca nel catalogo dell' esposi-
zione orvietana non mancò il nome di pisside liturgica.

La teca di Brioude è però d' una età assai più tarda della
bobbiense, come risulta dalla decadenza delle sue forme artistiche.
Essa spetta forse al secolo V o VI. Così può darsi che l'Orfeo
in essa rappresentato sia realmente di origine cristiana ed insieme
simbolo del Salvatore. Ma la teca di Bobbio, lavoro nel suo
genere eccellente, appartiene secondo ogni probabilità ai tempi
classici, forse al II secolo dopo Cristo. Perciò sembra più sicuro
escludere che sia stata sin dall'origine un vaso sacro cristiano e
molto più eucaristico, ed asserire solamente, che forse nei tempi
posteriori venne adoperato dai cristiani ad uso ecclesiastico, per

» Année 1874, p. 25. Cf. Kohault de Fleury, La Messe, voi. V, p. 62
e planche 364.
 
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