DI UN NUOVO INSIGNE ESEMPLAEE
DELL'ANTICHISSIMO INDICE
DEI CIMITEEI CRISTIANI DI ROMA
Il compianto comm. G. B. de Rossi ha narrato nel primo
tomo della Roma sotterranea la scoperta da lui fatta in un codice
vaticano di un prezioso vetusto elenco dei cimiteri cristiani sot-
terranei di Roma, che ha anche il pregio singolare di unire ai
nomi invalsi nell'uso dei tempi della pace quelli antichissimi e
primitivi *. Il manoscritto 2 non è anteriore al secolo XV, ma è
copia di un esemplare al quale era annesso un catalogo dei
papi che finiva con Urbano II (a. 1088), e che perciò sembra
fosse scritto nell'età di quel pontefice. Contiene al f. 40 le « Re-
giones Urbis Rome », documento della età costantiniana legger-
mente ritoccato nel corso del secolo IV, durante il quale ebbe
più edizioni 3. Questo Catalogo regionario, che ebbe per base una
pianta di Roma con altri documenti officiali della prefettura urbana,
è composto di un testo seguito da due appendici, contenenti la
prima l'indice delle biblioteche, degli obelischi ecc., di Roma;
la seconda un riassunto sommario che nei codici è chiamato bre-
viarium. Nel ras. vaticano 3851 l'indice dei cimiteri trovasi a
calce della prima appendice e prima del breviarium; insomma
1 Roma sott- p. 130.
2 Cod. Vat. Lat. 3851, f. 42.
3 Se ne vegga il testo nell' Urlichs, Godess Urbis Romae top., p. 2
e segg., e meglio nel Jordan, Topogr. der Stadt Rom im Altert.hum, II.
p. 541 segg. e Forma Urbis Romae, p. 49 segg. Per la critica e l'età del
testo v. Top. cit, p. 1 segg. e Forma, p. 47-48.
DELL'ANTICHISSIMO INDICE
DEI CIMITEEI CRISTIANI DI ROMA
Il compianto comm. G. B. de Rossi ha narrato nel primo
tomo della Roma sotterranea la scoperta da lui fatta in un codice
vaticano di un prezioso vetusto elenco dei cimiteri cristiani sot-
terranei di Roma, che ha anche il pregio singolare di unire ai
nomi invalsi nell'uso dei tempi della pace quelli antichissimi e
primitivi *. Il manoscritto 2 non è anteriore al secolo XV, ma è
copia di un esemplare al quale era annesso un catalogo dei
papi che finiva con Urbano II (a. 1088), e che perciò sembra
fosse scritto nell'età di quel pontefice. Contiene al f. 40 le « Re-
giones Urbis Rome », documento della età costantiniana legger-
mente ritoccato nel corso del secolo IV, durante il quale ebbe
più edizioni 3. Questo Catalogo regionario, che ebbe per base una
pianta di Roma con altri documenti officiali della prefettura urbana,
è composto di un testo seguito da due appendici, contenenti la
prima l'indice delle biblioteche, degli obelischi ecc., di Roma;
la seconda un riassunto sommario che nei codici è chiamato bre-
viarium. Nel ras. vaticano 3851 l'indice dei cimiteri trovasi a
calce della prima appendice e prima del breviarium; insomma
1 Roma sott- p. 130.
2 Cod. Vat. Lat. 3851, f. 42.
3 Se ne vegga il testo nell' Urlichs, Godess Urbis Romae top., p. 2
e segg., e meglio nel Jordan, Topogr. der Stadt Rom im Altert.hum, II.
p. 541 segg. e Forma Urbis Romae, p. 49 segg. Per la critica e l'età del
testo v. Top. cit, p. 1 segg. e Forma, p. 47-48.