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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 3.1897

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Grisar, Hartmann: Note archaeologiche sulla mostra di arte sacra antica a Orvieto
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https://doi.org/10.11588/diglit.17403#0029

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NOTE SULLA MOSTRV DI ARTE SACRA A ORVIETO

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erano quelle mandate da Foligno e da Trapani, graziosi e svelti
tipi mostranti 1' uso che allora man mano si diffondeva di conser-
vare la piccola teca delle sacre specie in una palla o coppa di
finissimo cristallo di rocca, messa artisticamente sopra un piede di
argento o anche di cristallo con ornati metallici. Al di sopra
il coperchietto di cristallo è coronato da una preziosa croce.

Si sa ora con certezza, che 1' uso degli ostensorii non risale
oltre il secolo XIV. La loro origine è connessa colla pubblica
esposizione del sacramento, la quale verso la fine del detto se-
colo cominciò lentamente ad introdursi. A Orvieto si potevano
osservare diversi saggi dei primi tentativi o sforzi, per così chia-
marli, di accomodare all'uso di ostensorio i reliquiarii, cioè quegli
oggetti che per la loro forma si adattavano di più alla nuova
destinazione. Infatti quei tabernacoletti cuspidati di stile gotico
del 1200 e 1300 che contenevano in un vano traforato nel mezzo
e per lo più sotto cristallo le reliquie dei santi, furono i primi
vasi sacri, che si dovettero prestare a diventare ostensorii. Anche
il nome stesse ostensorium o monstrantia era prima qua e là
adoperato per significare cotesti reliquiarii. Essi ostendebant nei
vasi fincstrati le sacre ossa, ed in certe occasioni venivano monstrati
in pubblico, solennemente, e baciati dal popolo fedele '.

Il più antico ostensorio dell' esposizione sembra sia quello
di Arezzo: una bella torretta gotica di rame dorato, ad alte
finestrino, con tetto chiuso e acuminato, e con un grazioso piede.
Pare lavoro del secolo XIV. L'altezza è di m. 0,31. Potrebbe

1 Corblet, Histoire . . archéologique du sacrement de V eucharistit
(1885) voi. II, p. 315. Piacenza, Sulle esposizioni del ss. sacramento, ed. 2*
p. 25. Quest'ultimo piccolo scritto liturgico contiene buone indicazioni storiche
nel cap. 7: Bai reliquiario all'ostensorio. L'autore dubita se un certo
ostensorio di rame dorato del museo cristiano vaticano venga con ragione
dal Barbier de Montault assegnato al secolo XIII. Dopo veduto il così detto
ostensorio non solo possiamo confermare questi dubbii intorno alla sua età,
giacché l'oggetto ci sembra piuttosto essere del secolo XIV, ma crediamo
anche che i dubbii si possano estendere sull' uso, cioè se sia reliquiario
ovvero ostensorio.
 
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