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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 3.1897

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Giovenale, Giovanni Battista: Scavi innanzi alla basilica di Santa Cecilia in Trastevere
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https://doi.org/10.11588/diglit.17403#0257

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SCAVI INNANZI ALLA BASILICA DI S. CECILIA IN TRASTEVERE 251

dei portici a mezzodì ed a levante abbiano servito di sopporto
discontinuo i muri dell'epoca classica.

A mezza lunghezza della corte, ed a sinistra di chi entra,
fu scoperta una vasca quadrata che ha suolo in coccio pesto e
sponde di muratura mediocre, ancora rivestite qua e là con lastre
di marmo. Misura tre metri nei lati interni, è profonda circa
ottanta centimetri, e contiene nel centro un dado in muratura
largo un metro in ogni faccia.

La struttura di questo impluvio ed il suo livello ci fanno
certi che debba per età accoppiarsi, non coi muri della casa ro-
mana, ma con le costruzioni appartenenti alla basilica cristiana,
ed è ovvio riconoscervi la fonte di purificazione che generalmente
sorgeva nel centro del quadriportico e che qui, per eccezione, tro-
verebbesi di fianco.

Ho voluto disegnare la sezione della vasca e sovrapporre al
dado quel grandioso cantaro che ora trovasi sul lato opposto del
cortile, giacche la corrispondenza delle dimensioni fa lecito sup-
porre che così abbia potuto essere un giorno. Che questo vaso
dalla sua primitiva destinazione sia stato tramutato in fontana,
lo dimostrano i quattro piccoli fori pei zampilli ed uno più grande
e sgarbato per lo scarico, che si osservano là dove il tronco supe-
riore s'innesta nella conca baccellata ad "un livello corrispondente
al fondo della cavità interna.

Potata la pianta di agave americana che, con le sue rina-
scenze, nascondeva la sommità del cantaro, apparvero le due anse
attorcigliate a spira ed i sostegni del labro foggiati rozzamente
a mensole. Sebbene la fattura di questo vaso lo dimostri di età
decadente, purtuttavia quelli sgarbati puntelli mal s'accoppiano
con le snelle e traforate anse. A mio avviso deve trattarsi di
lavoro incompiuto.

Di ciò può persuadersi chi esamini un altro cantaro simile
esistente nel cortile che precede l'ingresso al Museo Nazionale
delle Terme, e che si dice aver appartenuto alla basilica dei
 
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