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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 3.1897

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Stevenson, Enrico: Di un insigne pavimento in musaico esprimente la geografia dei luoghi santi scoperto in una basilica cristiana di Madaba in nella Palestina
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https://doi.org/10.11588/diglit.17403#0055

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DI UN INSIGNE PAVIMENTO IN MUSAICO, ECC.

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caratteristica topografica principale; le città minori e gli altri
luoghi come gruppi di case, o come piccoli castelli turriti, o an-
cora come semplici edifici. Ogni delineazione è accompagnata da
una leggenda in greco, ossia il nome e spesso storiche indicazioni
la cui fonte principalissima designerò dopo compiuta la breve
analisi promessa. La orientazione è da levante a ponente come
quella della basilica, sicché lo spettatore vedeva i luoghi sul
pavimento nella medesima giacitura iu cui si trovavano in realtà.
La parte superstite della pianta comincia col Giordano e le sue
ripe poco prima che quel fiume vada a precipitarsi nel mar morto,
e prosegue fino all'estremità meridionale di questo lago. Verso
ponente ed il Mediterraneo esiste la corrispondente porzione della
Palestina con molte lacune però e mutilazioni. A levante è una
parte del paese dei Moabiti ; ed è perita proprio quella porzione
ove dovea trovarsi la città di Medaba. Dopo una grande lacuna
si trovano i confini della Palestina verso l'Egitto, una parte del
deserto e quasi tutto il delta del Nilo. I fiumi sono indicati con
cura ; i più grandi con pesci che guizzano nelle acque. Sul mai-
morto navigano barche coi loro nocchieri. Il sistema orografico
dei monti è espresso con relativa precisione. Nella disposizione
geografica delle varie città manca l'assoluta esattezza ; difetto
però che è ben noto essere stato proprio degli antichi. Ciò non-
dimeno una parte degli errori in certo modo sparisce se si tiene
conto del metodo usato nel tracciare e disporre le varie parti
della corografia ; il che avremo occasione di osservare più innanzi.
Insomma, nella sua sostanza, la carta delineata nel pavimento
della chiesa di Màdabà è del più alto valore per V antica geo-
grafia ed è documento cui spetta un posto primario nella storia
delle mappe corografiche dell' antichità.

Incomincio l'esame del musaico dalla sua parte superiore
partendo dalla riva sinistra del Giordano. La prima leggenda
che s'incontra in quel posto è la seguente : AINwN GN0A NYN
O CAnCA4>AC-

Nuovo Bull. d'Arch. crist. — Anno terzo.

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