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Rampolla del Tindaro, Mariano: Di un nuovo documento contenente la biografia di S.a Melania Giuniore
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.18743#0015
BIOGRAFIA DI S.il MELANIA GIUNIORE
9
gono inoltre a chiarire lo esteso, quanto illustre parentado di
Melania. Al qual proposito torna conto di ricordare quel Ceionio
Pufio Albino, ornato del pontificato pagano e uomo di grande
coltura, che S. Girolamo appella chiarissimo ed eruditissimo;
e quel Volusiano, prefetto di Roma, stretto in amicizia con S. Ago-
stino; convertiti ambedue al cristianesimo non senza l'opera della
loro parente. Del primo infatti S. Girolamo 1 scriveva verso
l'anno 403, come tenendo sulle ginocchia la piccola Paola, figlia
di Tossozio e di Leta e nipote della celebre matrona omonima,
sentiva con compiacenza balbettarsi VAlleluia; ed accennando
alla sancta et fidelis domus in mezzo a cui egli viveva, ne
presagiva la prossima conversione al cristianesimo, iam candi-
datus est fidei, quem filiorum et nepotum credens furia circiimdat.
Ora dalla biografia apprendiamo che tra questa corona di nipoti
credenti, i quali adoperavansi per la conversione del vecchio
Pontefice, primeggiava, senza dubbio, la nostra Melania. Uguale
importanza hanno le notizie conservateci sugli intimi rapporti
di lei con le due Corti imperiali di Occidente e di Oriente;
con personaggi insigni dei suoi tempi; e sovratutto con quei
luminari della Chiesa che furono Paolino di Nola, Girolamo,
Agostino, Alipio, Aurelio di Cartagine, Proclo di Costantinopoli
e Cirillo di Alessandria, del quale fu ancora ospite. Anche al
Crisostomo fu essa devota, e ne è prova la legazione venuta a
Poma l'anno 405 con alla testa Palladio, autore della storia
Lausiaca, seguito dal diacono Cassiano, autore anch'esso non
men celebre delle Collazioni, per perorare presso il Pontefice
Innocenzo la causa dell'esule prelato; la quale legazione presso
di lei nella propria villa suburbana trovò onorata e generosa
ospitalità;
Quante altre notizie di sommo momento non ci fornisce inol-
tre il biografo di Melania intomo ai riti e alla disciplina della
1 Epistola CVII ad Laetara, n. I.
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gono inoltre a chiarire lo esteso, quanto illustre parentado di
Melania. Al qual proposito torna conto di ricordare quel Ceionio
Pufio Albino, ornato del pontificato pagano e uomo di grande
coltura, che S. Girolamo appella chiarissimo ed eruditissimo;
e quel Volusiano, prefetto di Roma, stretto in amicizia con S. Ago-
stino; convertiti ambedue al cristianesimo non senza l'opera della
loro parente. Del primo infatti S. Girolamo 1 scriveva verso
l'anno 403, come tenendo sulle ginocchia la piccola Paola, figlia
di Tossozio e di Leta e nipote della celebre matrona omonima,
sentiva con compiacenza balbettarsi VAlleluia; ed accennando
alla sancta et fidelis domus in mezzo a cui egli viveva, ne
presagiva la prossima conversione al cristianesimo, iam candi-
datus est fidei, quem filiorum et nepotum credens furia circiimdat.
Ora dalla biografia apprendiamo che tra questa corona di nipoti
credenti, i quali adoperavansi per la conversione del vecchio
Pontefice, primeggiava, senza dubbio, la nostra Melania. Uguale
importanza hanno le notizie conservateci sugli intimi rapporti
di lei con le due Corti imperiali di Occidente e di Oriente;
con personaggi insigni dei suoi tempi; e sovratutto con quei
luminari della Chiesa che furono Paolino di Nola, Girolamo,
Agostino, Alipio, Aurelio di Cartagine, Proclo di Costantinopoli
e Cirillo di Alessandria, del quale fu ancora ospite. Anche al
Crisostomo fu essa devota, e ne è prova la legazione venuta a
Poma l'anno 405 con alla testa Palladio, autore della storia
Lausiaca, seguito dal diacono Cassiano, autore anch'esso non
men celebre delle Collazioni, per perorare presso il Pontefice
Innocenzo la causa dell'esule prelato; la quale legazione presso
di lei nella propria villa suburbana trovò onorata e generosa
ospitalità;
Quante altre notizie di sommo momento non ci fornisce inol-
tre il biografo di Melania intomo ai riti e alla disciplina della
1 Epistola CVII ad Laetara, n. I.