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Lugano, P.: Le memorie leggendarie di Simon Mago e della sua volata
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.18743#0035
LE MEMOEIE LEGGENDARIE
DI SIMON MAGO E DELLA SUA VOLATA (*)
L'illustre de Eossi, nel Bullettmo dì archeologia cristiana
dell'anno 1867, dopo un assennato e giudizioso discorso sulla
memoria topografica del Foro Eomano che vuoisi per tradi-
zione qual teatro del volo e della caduta del Mago Simone,
chiudeva, augurandosi « dal tempo e dai progressi delle scoperte
archeologiche e critiche qualche nuovo raggio di luce 1 ». Sono
ormai trascorsi da quel tempo più di trent'anni, e nessun raggio
di luce, quantunque invocato e grandemente aspettato dall'au-
torità di sì celebre maestro, è venuto a diradare le folte tenebre
che intieramente avvolgono nel buio le memorie dell'eresiarca
Samaritano.
Solamente nel luglio dello scorso anno 1899, la Direzione
Generale per le Antichità e le Belle Arti affidava al eh. corani.
Giacomo Boni, che con tant'amore e sì bella prova di sè, pre-
siede agli scavi che si fanno nel Foro Eomano, per impulso
del benemerito ministro Baccelli, l'incarico di « fare ripulire dai
moderni imbratti i due selci di Simon Mago conservati nella
Chiesa di S.a Francesca » Romana. Il che fu fatto con grande
alacrità e sollecitudine. Ed il sullodato comm. G. Boni, senza
presumere di trattare a, fondo una questione che usciva, dal
(*) Pubblichiamo volentieri questo .articolo del ch. P. Lugano che si
connette ad alcune memorie del Foro Komano, in vista eziandio dell'at-
tenzione speciale che oggi tutti hanno rivolto a quel classico centro del-
l'antica città, per gli importanti lavori di scavo ivi intrapresi.
(Nota delia Dir.).
1 De Eossi, Bull, di Ardi, crisi., 1867, Settembre e Ottobre, p. 71.
DI SIMON MAGO E DELLA SUA VOLATA (*)
L'illustre de Eossi, nel Bullettmo dì archeologia cristiana
dell'anno 1867, dopo un assennato e giudizioso discorso sulla
memoria topografica del Foro Eomano che vuoisi per tradi-
zione qual teatro del volo e della caduta del Mago Simone,
chiudeva, augurandosi « dal tempo e dai progressi delle scoperte
archeologiche e critiche qualche nuovo raggio di luce 1 ». Sono
ormai trascorsi da quel tempo più di trent'anni, e nessun raggio
di luce, quantunque invocato e grandemente aspettato dall'au-
torità di sì celebre maestro, è venuto a diradare le folte tenebre
che intieramente avvolgono nel buio le memorie dell'eresiarca
Samaritano.
Solamente nel luglio dello scorso anno 1899, la Direzione
Generale per le Antichità e le Belle Arti affidava al eh. corani.
Giacomo Boni, che con tant'amore e sì bella prova di sè, pre-
siede agli scavi che si fanno nel Foro Eomano, per impulso
del benemerito ministro Baccelli, l'incarico di « fare ripulire dai
moderni imbratti i due selci di Simon Mago conservati nella
Chiesa di S.a Francesca » Romana. Il che fu fatto con grande
alacrità e sollecitudine. Ed il sullodato comm. G. Boni, senza
presumere di trattare a, fondo una questione che usciva, dal
(*) Pubblichiamo volentieri questo .articolo del ch. P. Lugano che si
connette ad alcune memorie del Foro Komano, in vista eziandio dell'at-
tenzione speciale che oggi tutti hanno rivolto a quel classico centro del-
l'antica città, per gli importanti lavori di scavo ivi intrapresi.
(Nota delia Dir.).
1 De Eossi, Bull, di Ardi, crisi., 1867, Settembre e Ottobre, p. 71.