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Marucchi, Orazio: La chiesa di S. Maria Antiqua nel Foro Romano
DOI Page / Citation link: https://doi.org/10.11588/diglit.18743#0293
LA CHIESA DI S. MAEIA ANTIQUA
NEL FORO ROMANO
Nel precedente fascicolo di questo Bullettino detti già una
sommaria notizia della importante scoperta avvenuta con la
demolizione della chiesa di S. Maria Liberatrice nel Foro ro-
mano, sotto la quale tornò in luce l'antico edificio cristiano che
già sapevasi avere esistito in quel luogo e di cui furono veduti
alcuni avanzi nell'anno 1702, poi subito ricoperti. Siccome gli
scavi ivi intrapresi sono oramai quasi compiuti, così credo sia
venuto il tempo di dare una descrizione generale di quell'im-
portante monumento. — A tale scopo richiamerò alcune notizie
di topografia classica, passerò quindi alle memorie sacre del
luogo e descriverò nelle linee generali l'intiero monumento con
le varie sue parti.
Ed intanto sono lieto di poter presentare ai lettori una esattis-
sima pianta di quella località ove trovasi il sacro edificio con gli
altri monumenti prossimi ora scoperti, pianta favoritami per il
Bullettino nostro dal benemerito Comm. Giacomo Boni, direttore
esimio degli scavi del Foro. — E prendo volentieri questa oc-
casione per esprimere pubblicamente al Ministero della pub-
blica istruzione, all'egregio Comm. Carlo Fiorilli, Direttore ge-
nerale delle antichità, ed al sullodato Comm. Boni, tutta la ri-
conoscenza dei cultori dell'archeologia cristiana per la cura e
l'amore con cui si è restituito questo insignissimo monumento,
la scoperta del quale può dirsi uno dei più importanti risultati
di questi grandiosi e fortunatissimi scavi, con tanta sapienza
diretti.
NEL FORO ROMANO
Nel precedente fascicolo di questo Bullettino detti già una
sommaria notizia della importante scoperta avvenuta con la
demolizione della chiesa di S. Maria Liberatrice nel Foro ro-
mano, sotto la quale tornò in luce l'antico edificio cristiano che
già sapevasi avere esistito in quel luogo e di cui furono veduti
alcuni avanzi nell'anno 1702, poi subito ricoperti. Siccome gli
scavi ivi intrapresi sono oramai quasi compiuti, così credo sia
venuto il tempo di dare una descrizione generale di quell'im-
portante monumento. — A tale scopo richiamerò alcune notizie
di topografia classica, passerò quindi alle memorie sacre del
luogo e descriverò nelle linee generali l'intiero monumento con
le varie sue parti.
Ed intanto sono lieto di poter presentare ai lettori una esattis-
sima pianta di quella località ove trovasi il sacro edificio con gli
altri monumenti prossimi ora scoperti, pianta favoritami per il
Bullettino nostro dal benemerito Comm. Giacomo Boni, direttore
esimio degli scavi del Foro. — E prendo volentieri questa oc-
casione per esprimere pubblicamente al Ministero della pub-
blica istruzione, all'egregio Comm. Carlo Fiorilli, Direttore ge-
nerale delle antichità, ed al sullodato Comm. Boni, tutta la ri-
conoscenza dei cultori dell'archeologia cristiana per la cura e
l'amore con cui si è restituito questo insignissimo monumento,
la scoperta del quale può dirsi uno dei più importanti risultati
di questi grandiosi e fortunatissimi scavi, con tanta sapienza
diretti.