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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 6.1900

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https://doi.org/10.11588/diglit.18743#0353

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BIBLIOGKÀFIA

La polemica sull'Incendio Neroniano '.

Gli scavi del Foro Komaiio, il Congresso internazionale d'Ar-
cheologia cristiana tenutosi nello scorso anno in Eoma, l'au-
mento di numero e di valore, sia delle raccolte e pubbliche e
private, sia delle pubblicazioni e delle effemeridi speciali, erano
indizi d'un risveglio nella nostra Italia degli studi storici ed
archeologici. La prova di tal lieto fatto è giunta, mostrando
anzi che il risveglio supera le speranze concepite. Essa ci è
stata data dalla intensità e diffusione che ha assunta la pole-
mica, che ora si dibatte, sull'incendio neroniano; polemica riguar-
dante unicamente Vautorc o gli autori di così grande misfatto.

Tre storici del periodo imperiale romano ci hanno narrato
in special modo l'incendio del 64, Tacito (55?-120?), Suetonio
(75P-160?) e Dione Cassio (155?-240?). Uno di questi, Tacito,
dopo averne parlato in sei capitoli {Ann., XV, 38-43), al set-
timo ed ultimo della narrazione (il 44°) — unico fra gli storici
citati — parla dei Cristiani, in relazione con l'incendio, con una
forma così concisa ed involuta, che due passi di tale capitolo
divennero la tortura o la delizia dei commentatori e degli sto-
rici. Essi sono: «Ergo abolendo rumori Nero subdidit reos, et
quaesitissimis poenis adfecit, quos, per flagitia invisos, vulgus
christianos appellabat». — « Igitur primo correpti, qui fate-
bantur, deinde indicio eorum multitudo ingens, haud perinde in
crimine incendii, quam odio humani generis convicti [vai: co-
niuncti] sunt». — E chiude il capitolo, dopo aver narrato gli
atroci supplizi loro inflitti, così: «Unde, quamquam ad versus
sontes et novissima exempla meritos, miseratio oriebatur, tam-
quam non utilitate publica, sed in saevitiam unius absume-
rentur».

L'importanza dei riportati brani è tale per la storia del Cri-
stianesimo, che loro mercè venne e viene da tutti (o quasi) gli

1 Avremmo voluto pubblicare subito l'articolo già promesso su tale
importante questione divenuta oggi di attualità. L'articolo è già scritto;
ma essendo troppo esteso per questo numero già impegnato, lo riman-
diamo al futuro fascicolo che vedrà la luce con la massima solleci-
tudine. (La Direzione).
 
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