I MUSAICI DEL BATTTSTEBO DI NAPOLI
Il battistero di S. Giovanni in Fonte nella basilica di Santa
Kestituta in Napoli è certamente uno dei più preziosi monu-
menti di Archeologia Cristiana pei suoi musaici. Questi, benché
sempre noti, oggi, a. causa del rassettamento che se ne è fatto
per garantirne la durata, hanno richiamato speciale attenzione.
Non furono mai illustrati, prima che il Garriteci li pubblicasse
nella sua Storia dell'Arte Cristiana > Ne avea fatto menzione
il Mazzocchi2, ma senza occuparsene di proposito. Poscia ne pub-
blicò alcuni scorrettissimi disegni il Parascandolo 3; finche il
Garrucci ne diede il disegno con coniente. Ora però rinettati,
rassettati e completamente scoperti in quella parte che ne resta
ancora dell'antico, si sono mostrati di tale una bellezza, che
forse tra i musaici dell'epoca cristiana o porteranno il primato,
o lo divideranno con pochi.
Si è discusso molto, e forse si discuterà ancora, sull'epoca del
battistero napolitano. La duplice cattedrale di Napoli ebbe due
battisteri, il fonte maggiore ed il minore; quello eretto dal ve-
scovo S. Sotero che governava la chiesa di Napoli nel 465
detto perciò fonte Soteriano, questo dal vescovo V'incenso che
la. governava nel 554, e perciò detto Vincensiano; il maggiore
1 Gf&rrncei, Storia dell'Arte Cristiana, vol. IV. Musaici cimiteriali e
non cimiteriali, pag. 79, seg., tav. CCLXIX, CCLXX.
2 Mazochius, De Cathedrali Neapolìi., part. I, cap. Ili, § III, noi XXIV.
3 Parascandolo, Memorie Storiche Critiche Diplomatiche della Chiesa
di Napoli, vol. I, pag. 97 seg.
Il battistero di S. Giovanni in Fonte nella basilica di Santa
Kestituta in Napoli è certamente uno dei più preziosi monu-
menti di Archeologia Cristiana pei suoi musaici. Questi, benché
sempre noti, oggi, a. causa del rassettamento che se ne è fatto
per garantirne la durata, hanno richiamato speciale attenzione.
Non furono mai illustrati, prima che il Garriteci li pubblicasse
nella sua Storia dell'Arte Cristiana > Ne avea fatto menzione
il Mazzocchi2, ma senza occuparsene di proposito. Poscia ne pub-
blicò alcuni scorrettissimi disegni il Parascandolo 3; finche il
Garrucci ne diede il disegno con coniente. Ora però rinettati,
rassettati e completamente scoperti in quella parte che ne resta
ancora dell'antico, si sono mostrati di tale una bellezza, che
forse tra i musaici dell'epoca cristiana o porteranno il primato,
o lo divideranno con pochi.
Si è discusso molto, e forse si discuterà ancora, sull'epoca del
battistero napolitano. La duplice cattedrale di Napoli ebbe due
battisteri, il fonte maggiore ed il minore; quello eretto dal ve-
scovo S. Sotero che governava la chiesa di Napoli nel 465
detto perciò fonte Soteriano, questo dal vescovo V'incenso che
la. governava nel 554, e perciò detto Vincensiano; il maggiore
1 Gf&rrncei, Storia dell'Arte Cristiana, vol. IV. Musaici cimiteriali e
non cimiteriali, pag. 79, seg., tav. CCLXIX, CCLXX.
2 Mazochius, De Cathedrali Neapolìi., part. I, cap. Ili, § III, noi XXIV.
3 Parascandolo, Memorie Storiche Critiche Diplomatiche della Chiesa
di Napoli, vol. I, pag. 97 seg.