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Marucchi, Orazio: La iscrizione monumentale de Leopoli presso Civitavecchia
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.18743#0204
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O. MARUCCHl
1' 829 secondo il Guglielmotti 1 ; nia recentemente il Lauer ha
sostenuto che debba ammettersi un solo saccheggio di Cento-
celle, cioè quello dell'813 2. Checche ne sia di tale questione
che non è qui il luogo di trattare, certo si è che la città do-
vette essere quasi distrutta dai Saraceni, giaccone gli abitanti
fuggirono a Eoma ed altrove ; mentre il maggior numero si ritirò
in un luogo ben difeso fra i prossimi monti dimorando ivi
miseramente in capanne e tuguri 3.
Circa quel tempo medesimo l'isola di Sicilia cadde pure in
potere degli infedeli, i quali di lì proseguirono a minacciare le
nostre spiagge; onde Gregorio IV (827-844) fondò Nuova Ostia
o Gregoriopoli, facendo ritirare dentro terra gli abitanti di quel-
l'antico porto di Koma. Dopo la morte di Gregorio sempre più
minacciose si ripeterono le scorrerie, fino a che una flotta bar-
baresca partita da Palermo nell'anno 845 si spinse fino al capo
Miseno e nell'anno seguente entrò la foce del Tevere vincendo
il presidio posto a guardia di Nuova Ostia; ed il feroce nemico
si avanzò allora fin sotto le mura di Eoma, ove le due grandi
basiliche di S. Pietro e di S. Paolo vennero profanate e sac-
cheggiate (a. 846).
Fu un grido di indignazione e di dolore in tutta la cristia-
nità per il sacrilegio nefando ; ed il pontefice Leone IV, eletto
poco dopo il disastro, strinse subito una lega con le principali
città dell'Italia meridionale, per impedire una nuova invasione
del territorio romano. Allestì pure una potente flotta che egli
stesso accompagnò fino ad Ostia, dove l'armata cristiana bene-
1 Storia della marina pontificia, I, 48-49.
2 La Cité Carolingienne de Cencelle in Mélanges d'archéologie et
d'histoire, a. 1900, pag. 147 e segg.
3 II saccheggio dell'813 è ad ogni modo certo ; perché nel Libro
pontificale (come poi si vedrà) si dice che nell'854 erano già 40 anni che
Centumcéllae era stata diroccata (Lib. pont, in Leone IV).
O. MARUCCHl
1' 829 secondo il Guglielmotti 1 ; nia recentemente il Lauer ha
sostenuto che debba ammettersi un solo saccheggio di Cento-
celle, cioè quello dell'813 2. Checche ne sia di tale questione
che non è qui il luogo di trattare, certo si è che la città do-
vette essere quasi distrutta dai Saraceni, giaccone gli abitanti
fuggirono a Eoma ed altrove ; mentre il maggior numero si ritirò
in un luogo ben difeso fra i prossimi monti dimorando ivi
miseramente in capanne e tuguri 3.
Circa quel tempo medesimo l'isola di Sicilia cadde pure in
potere degli infedeli, i quali di lì proseguirono a minacciare le
nostre spiagge; onde Gregorio IV (827-844) fondò Nuova Ostia
o Gregoriopoli, facendo ritirare dentro terra gli abitanti di quel-
l'antico porto di Koma. Dopo la morte di Gregorio sempre più
minacciose si ripeterono le scorrerie, fino a che una flotta bar-
baresca partita da Palermo nell'anno 845 si spinse fino al capo
Miseno e nell'anno seguente entrò la foce del Tevere vincendo
il presidio posto a guardia di Nuova Ostia; ed il feroce nemico
si avanzò allora fin sotto le mura di Eoma, ove le due grandi
basiliche di S. Pietro e di S. Paolo vennero profanate e sac-
cheggiate (a. 846).
Fu un grido di indignazione e di dolore in tutta la cristia-
nità per il sacrilegio nefando ; ed il pontefice Leone IV, eletto
poco dopo il disastro, strinse subito una lega con le principali
città dell'Italia meridionale, per impedire una nuova invasione
del territorio romano. Allestì pure una potente flotta che egli
stesso accompagnò fino ad Ostia, dove l'armata cristiana bene-
1 Storia della marina pontificia, I, 48-49.
2 La Cité Carolingienne de Cencelle in Mélanges d'archéologie et
d'histoire, a. 1900, pag. 147 e segg.
3 II saccheggio dell'813 è ad ogni modo certo ; perché nel Libro
pontificale (come poi si vedrà) si dice che nell'854 erano già 40 anni che
Centumcéllae era stata diroccata (Lib. pont, in Leone IV).