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Bibliografia
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BIBLIOGRAFIA
Immani, dovrebbe essere nel caso dell'odiato), crede che indichi
l'odiante. Attenendosi al codice più antico, legge poi coniuncti,
invece di convicti. Ora notando che lo storico parla del pro-
cesso ai Cristiani nel capo 44, dopo aver parlato dei sacrifizi
espiatori fatti per l'incendio, espone la sua interpretazione: —
I cristiani erano di due sorta, giudeo-cristiani e pagano-cristiani.
Questi ultimi si rifiutano di compiere i sacrifizi espiatori; la
popolazione, atterrita dal disastro e resa quindi superstiziosa,
accusa, i pagano-cristiani d'empietà e di provocare la vendetta
degli dèi su Eoma, quos... vulgus Christianos appellateti; e
quindi l'odio del genere umano contro di essi per flagitia in-
visos. « Nerone attinse alla voce popolare la suggestione d'in-
» colpare i Cristiani, e dalla medesima voce apprese forse an-
» che a conoscere il nome loro » (n. 23, p. 336) e così essi
furono uniti, coniuncti, agl'incendiari, che non erano che mal-
fattori, i quali per saccheggiare propagavano con le faci e le
minacce il già nato incendio.
Il dott. Coen riconosce che la sua interpretazione non è che
un' ipotesi basata « soltanto su ciò, che Tacito non ha osservato
» l'ordine cronologico, per quel che riguarda la celebrazione
» delle cerimonie espiatorie, ed ha collocato queste, dopo ia
» riedificazione della città, nel medesimo capitolo in cui tratta
» della persecuzione dei Cristiani. Questo non è un indizio sicuro.
» Lo riconosco anch'io;...» (n. 23, p. 336).
Il prof. Corrado Eicci, su un giornale di Milano l, porta tutto
il peso del suo nome a favore di Pascal, ma non entra punto ad
esaminare la quistione.
Il prof. Vincenzo De Crescenzo 2 ritorna alla lotta con un
nuovo ed eruditissimo studio, oppugnando l'ipotesi dei Cristiani
turbolenti ed incendiari, e mostrando in Nerone — autore del-
l' incendio — la capacità a tanto misfatto 3.
Il prof. Vincenzo Costanzo, nel Bollettino di filologia clas-
sica, interviene con forti argomenti a sostegno della interpreta-
zione abitualmente accettata. Sulla Vox Urbis di Koma si se-
guono poi, in questi ultimi fascicoli, numerosi e valorosi arti-
coli a prò di questa stessa interpretazione, contrassegnati G. P.
Il prof. Pascal risponde a quest'ultimo scrittore nella mede-
sima Vox Urbis, ed in pari tempo al dott. Coen 4 cercando
rinforzare i suoi argomenti ; tanto che riassume il suo definitivo
pensiero, nella risposta a quest'ultimo, così:
1 Illustrazione italiana, Milano, Trêves, n. 23 e 24, 1900.
2 Nerone incendiario e i primi cristiani, Napoli, F. Bicchierai, 1901.
3 Da questo opuscolo ricaviamo che il dott. I. Vaglieri si è pro-
nunziato a favore dell'ipotesi del Pascal. — Ignoriamo dove.
4 Atene e Roma, n. 24 del 1900, Firenze.
BIBLIOGRAFIA
Immani, dovrebbe essere nel caso dell'odiato), crede che indichi
l'odiante. Attenendosi al codice più antico, legge poi coniuncti,
invece di convicti. Ora notando che lo storico parla del pro-
cesso ai Cristiani nel capo 44, dopo aver parlato dei sacrifizi
espiatori fatti per l'incendio, espone la sua interpretazione: —
I cristiani erano di due sorta, giudeo-cristiani e pagano-cristiani.
Questi ultimi si rifiutano di compiere i sacrifizi espiatori; la
popolazione, atterrita dal disastro e resa quindi superstiziosa,
accusa, i pagano-cristiani d'empietà e di provocare la vendetta
degli dèi su Eoma, quos... vulgus Christianos appellateti; e
quindi l'odio del genere umano contro di essi per flagitia in-
visos. « Nerone attinse alla voce popolare la suggestione d'in-
» colpare i Cristiani, e dalla medesima voce apprese forse an-
» che a conoscere il nome loro » (n. 23, p. 336) e così essi
furono uniti, coniuncti, agl'incendiari, che non erano che mal-
fattori, i quali per saccheggiare propagavano con le faci e le
minacce il già nato incendio.
Il dott. Coen riconosce che la sua interpretazione non è che
un' ipotesi basata « soltanto su ciò, che Tacito non ha osservato
» l'ordine cronologico, per quel che riguarda la celebrazione
» delle cerimonie espiatorie, ed ha collocato queste, dopo ia
» riedificazione della città, nel medesimo capitolo in cui tratta
» della persecuzione dei Cristiani. Questo non è un indizio sicuro.
» Lo riconosco anch'io;...» (n. 23, p. 336).
Il prof. Corrado Eicci, su un giornale di Milano l, porta tutto
il peso del suo nome a favore di Pascal, ma non entra punto ad
esaminare la quistione.
Il prof. Vincenzo De Crescenzo 2 ritorna alla lotta con un
nuovo ed eruditissimo studio, oppugnando l'ipotesi dei Cristiani
turbolenti ed incendiari, e mostrando in Nerone — autore del-
l' incendio — la capacità a tanto misfatto 3.
Il prof. Vincenzo Costanzo, nel Bollettino di filologia clas-
sica, interviene con forti argomenti a sostegno della interpreta-
zione abitualmente accettata. Sulla Vox Urbis di Koma si se-
guono poi, in questi ultimi fascicoli, numerosi e valorosi arti-
coli a prò di questa stessa interpretazione, contrassegnati G. P.
Il prof. Pascal risponde a quest'ultimo scrittore nella mede-
sima Vox Urbis, ed in pari tempo al dott. Coen 4 cercando
rinforzare i suoi argomenti ; tanto che riassume il suo definitivo
pensiero, nella risposta a quest'ultimo, così:
1 Illustrazione italiana, Milano, Trêves, n. 23 e 24, 1900.
2 Nerone incendiario e i primi cristiani, Napoli, F. Bicchierai, 1901.
3 Da questo opuscolo ricaviamo che il dott. I. Vaglieri si è pro-
nunziato a favore dell'ipotesi del Pascal. — Ignoriamo dove.
4 Atene e Roma, n. 24 del 1900, Firenze.