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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 6.1900

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Franchi de'Cavalieri, Pio: Dove fu scritta la leggenda di S. Bonifazio?
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https://doi.org/10.11588/diglit.18743#0226

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218

P. FRANCHI DE' CAVALIERI

Comincio dall'osservare che delle torture descritte dal nostro
agiografo, più d'una ritorna nella Passione di Taraco. V'è nello
stadio di Tarso un martire xpk|tdÉf*8v®$ zy-i xsçwXfj^ v.xl «upè
'jtîowktcû ècTTpoj^iv/], come in Act. Tar., 4, p. 381 (cf. Eus., H. e.,
8, 12, 1). Un altro cristiano ci si presenta (Wts-kj/ìvo; zi; tzg-
<7«pa çjXsc, tortura messa in opera negli Act. Tar., c. 4, p. 383,
contro Andronico: tìsivocts kìùtòv sv toï; ìróXot; zxì.,. ixa<jT^îTî-
Anzi questo passo ci permette di ricostruire il testo della Passio
s. JBonifacii, pervenutoci lacunoso. ' Lacunoso ', dico ; non ' cor-
rotto ', come giudicava il Mazzocchi, tratto in inganno dalla
stampa del Euinart: aXXov o"'.KTS~aasvov zi; Tsccapa £óXx, «XXov
Tispt'Cójj.ìvov ù~ò ôyi^umv. Uspi'^óasvov, osservava il dotto capuano,
è evidentemente corruzione di TrpiÇdp-îv&v, ma corruzione anti-
chissima, poiché la trovò già nel suo codice l'interprete latino.
Egli infatti, continua, corresse -spu^ou.Evov —verbo che, tra gli
altri significati, ha pur quello di pessimi ire — e traslatò alium
faciem exterminatam Tiabcntem. Se il bravo illustratore del ca-
lendario marmoreo di Napoli avesse posto mente che il latino
ha un inciso — diutissime mactatum — che nel greco si desi-
dera, e se avesse in pari tempo riflettuto che alla tortura dello
stiramento fra i quattro pali ne andava sempre congiunta un'altra
più grave \ come, insomma, al tormento dell' eculeo, su cui il
paziente veniva disteso per soffrire gli spasimi delle faci, delle
lamine, delle unghie di ferro, non avrebbe affibbiato immerita-
tamente all'interprete una così stupida congettura. Del rima-
nente 7t£pt£ó[jLsvov non è dato, che io sappia, da nessun codice \

1 I cristiani venivano cosi distesi, talvolta per subire il tormento
del fuoco {Martyr, s. Sabini, 5, 6 in Archiv. f. slav. Phil., 18, p. 187), tal
altra por quello dei frammenti testacei (Migne, P. 0., 17, 470 D), ma ge-
neralmente, come nella Pass. Tarachi, per ricevere la fustigazione o le
nerbate (cf. Pass, antiquior Sergii et Bacchi, 18; Pass. s. Theodori ducis, 11;
Ada s. Mennae, 5 [An. Bollanti, 2, p. 364; 3, p. 263; 14, p. 388] ; Pass,
s. Alexandri rom., 21, in Act. SS., Ili Maii, p. 198).

2 I Vaticani hanno tutti e cinque -p^óu.s-iov, come altresì il Barberin. V,
51. Solo il Colbertino dà »:tp«a*«fytr»ov, lezione che nulla ci autorizza a
 
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