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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 2.1899

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Fasc. 8-10
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Rocchi, Enrico: Le artiglierie italiane del Rinascimento e l' arte del Getto
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https://doi.org/10.11588/diglit.24144#0394

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LE ARTIGLIERIE ITALIANE DEL RINASCIMENTO

E L'ARTE DEL GETTO

ARRA forse strano vedere ricordati in queste pagine strumenti
di distruzione, la cui voce non può che apportare Lina nota
discordante nelle regioni serene dell'arte. La presente
evocazione delle artiglierie italiane dei secoli xv e xvi
potrà peraltro apparire giustificata in virtù del carattere
del predetto periodo e dell'elevato sentimento d'arte cui
veniva allora informata la fabbricazione delle bocche da
fuoco. In quello splendido Rinascimento, quando, col
ritorno alle fonti della cultura antica, tutte le manifestazioni
dell'umana attività assorgevano in Italia alle più elevate forme
L'arte, non potevano all'influsso di questa sottrarsi gli edifici
gli strumenti guerreschi. In quel periodo Baldassare Peruzzi abbel-
liva con affreschi stLipendi la grande sala rotonda della rocca d'Ostia; Leonardo
da Vinci trasformava col suo pennello il Castello di Milano in una gaia e suntuosa
dimora, ed Antonio Giamberti da Sangallo coronava il bel mastio torreggiante sul
forte di Civita Castellana con lui cornicione che per eleganza e purezza di stile gareggia
con quelli del palazzo Farnese di Roma e del palazzo Strozzi di Firenze. Le opere
di difesa costituivano allora splendidi monumenti d'arte, ne' quali era da ammirare
il concerto della forza e della leggiadria, e l'austerità dell'insieme, propria del carat-
tere militare, non escludeva l'eleganza delle forme e la squisita gentilezza dei partiti
decorativi nelle membrature accessorie delle opere stesse.

Analogamente, nella creazione dei mezzi d'offesa, rappresentati dalle progredienti
artiglierie da fuoco, vediamo le arti del disegno, del getto e del cesello gareggiare,
con mirabile accordo ed emulazione, per dare decoro di forme esterne a quegli stru-
menti di guerra, ed i maestri fonditori, ispirandosi al culto, allora prevalente, del
bello, raggiungere nei loro lavori un'armonia di proporzioni, una ricchezza ed eleganza
d'ornati che caratterizzano le artiglierie italiane di quell'epoca.
Eppertanto il ricordo di una delle geniali manifestazioni dell' arte italiana del Rinasci-
mento, pervenuto fino a noi per mezzo di documenti storici, di rappresentazioni grafiche e
di qualche modello sfuggito alla distruzione e conservato nel nostro Museo Nazionale d'arti-
glieria, sembra possa trovare posto in queste pagine ed essere non inopportunamente evocato
come una fra le tante glorie artistiche del nostro paese, forse non ancora pienamente cono-
sciuta ed apprezzata al suo giusto valore.
 
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