MISCELLANEA
505
sedizione del carattere nella testa bru-
tale del cattivo ladrone, che par quella
di un suino.
A questo dipinto si approssima il
ritratto di Giovanni Stefano Reuss,
cancelliere di Costanza, posseduto dal
Museo di Norimberga (n. 148 del cata-
logo); mentre due altri quadri (1111. 2 e 3,
Galleria di Dresda), segnati L. C, due
sportelli di un trittico, quantunque
sieno indicati sotto il nome del Cranach,
dimostrano una natura artistica da lui
differente per il colorito più molle, per
il disegno meno energico e la struttura
men forte: vi è finitezza grande, ma
tirata in modo uguale, il colore più
diluito e poca anima; le mani sono
men tonde, e in tutto c'è maggior squa-
dratura che non sia negli altri quadri
esposti.
Dalla Fuga in Egitto, del 1505 circa,
arriviamo al ritratto dell'elettore di
Sassonia Federigo il Saggio e di suo
fratello Giovanni il Costante (n. 127
del catalogo presso il Granduca di
Anhalt), coi loro santi patroni. Quelle
faccie larghe, dall'ossatura grossa, sono
dipinte vivacemente; e quelle figure
spiccano su fondo nero, accurate in
ogni lor parte, negli ornamenti e nel
costume, meno l'apostolo San Giacomo,
che tiene ancora alquanto dell'arte ita-
liana. È ancora una reminiscenza, che
si va spegnendo nella caratteristica,
forte, tedesca natura de' personaggi
veri e ideali del Cranach. Il drago
crestuto, segno dell' artista, par che
schivi sempre più il regno italico delle
Grazie.
In un altro quadro del 1512 (n. 98
del catalogo), esistente nella chiesa
di Torgau, rappresentante quattordici
santi, si può vedere ancora di Jacopo
de' Barbari un ricordo svanito nella
Santa, penultima a destra ; ma le fi-
gure si arricciano sempre più ; l'effetto
si fa intenso, e sul fondo, come di
lavagna, escono vividi bianchi. Le fi-
gure si affollano qui, come nel dipinto
(n. to6, Galleria di Dresda) rappresen-
tante la Strage degl' Innocenti, con una
rassegna di feudale cavalleria nel fondo.
Al periodo 1512-14 può assegnarsi La Duchessa Caterina (Galleria di Dresda)
la Madonna pensosa (n. 116, presso
von Heyl di Darmstadt), che stringe a sè il Bambino, sinistro di lei. Vi è una gran plastica forza nel model-
li quale appoggia tristamente la testolina sul braccio lato accuratissimo e nel forte chiaroscuro: una vera
L'Arte. II, 65.
505
sedizione del carattere nella testa bru-
tale del cattivo ladrone, che par quella
di un suino.
A questo dipinto si approssima il
ritratto di Giovanni Stefano Reuss,
cancelliere di Costanza, posseduto dal
Museo di Norimberga (n. 148 del cata-
logo); mentre due altri quadri (1111. 2 e 3,
Galleria di Dresda), segnati L. C, due
sportelli di un trittico, quantunque
sieno indicati sotto il nome del Cranach,
dimostrano una natura artistica da lui
differente per il colorito più molle, per
il disegno meno energico e la struttura
men forte: vi è finitezza grande, ma
tirata in modo uguale, il colore più
diluito e poca anima; le mani sono
men tonde, e in tutto c'è maggior squa-
dratura che non sia negli altri quadri
esposti.
Dalla Fuga in Egitto, del 1505 circa,
arriviamo al ritratto dell'elettore di
Sassonia Federigo il Saggio e di suo
fratello Giovanni il Costante (n. 127
del catalogo presso il Granduca di
Anhalt), coi loro santi patroni. Quelle
faccie larghe, dall'ossatura grossa, sono
dipinte vivacemente; e quelle figure
spiccano su fondo nero, accurate in
ogni lor parte, negli ornamenti e nel
costume, meno l'apostolo San Giacomo,
che tiene ancora alquanto dell'arte ita-
liana. È ancora una reminiscenza, che
si va spegnendo nella caratteristica,
forte, tedesca natura de' personaggi
veri e ideali del Cranach. Il drago
crestuto, segno dell' artista, par che
schivi sempre più il regno italico delle
Grazie.
In un altro quadro del 1512 (n. 98
del catalogo), esistente nella chiesa
di Torgau, rappresentante quattordici
santi, si può vedere ancora di Jacopo
de' Barbari un ricordo svanito nella
Santa, penultima a destra ; ma le fi-
gure si arricciano sempre più ; l'effetto
si fa intenso, e sul fondo, come di
lavagna, escono vividi bianchi. Le fi-
gure si affollano qui, come nel dipinto
(n. to6, Galleria di Dresda) rappresen-
tante la Strage degl' Innocenti, con una
rassegna di feudale cavalleria nel fondo.
Al periodo 1512-14 può assegnarsi La Duchessa Caterina (Galleria di Dresda)
la Madonna pensosa (n. 116, presso
von Heyl di Darmstadt), che stringe a sè il Bambino, sinistro di lei. Vi è una gran plastica forza nel model-
li quale appoggia tristamente la testolina sul braccio lato accuratissimo e nel forte chiaroscuro: una vera
L'Arte. II, 65.