Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

DOI Heft:
Fasc. 3
DOI Artikel:
D'Ancona, Paolo: Le rappresentazioni allegoriche delle arti liberali nel medio evo e nel rinascimento, [3]
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0328

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
LE RAPPRESENTAZIONI ALLEGORICHE DELLE ARTI LIBERALI

283

segnate, e i capelli, ora rav-
viati, ora cadenti a ciocche
sugli omeri, son sostenuti da
fibule e ornati di catenelle e
diademi. Modeste ne sono le
vesti ; talora indossano solo
una tunichella stretta alla vita
mediante una cintura, altre
volte anche un manto su
quésta, che si sfalda in pie-
ghe artificiose e convenzio-
nali. Apre la serie a destra la
Grammatica con lo sguardo
rivolto verso tre fanciulli, che
la stanno ad ascoltare con re-
verente attenzione. In una
mano tiene un oggetto roton-
do, forse un pomo, e coll’altra
sorregge una porta, alla quale
può attribuirsi lo stesso signi-
ficato di quella già notata nel
bassorilievo di Luca. Vien poi
la Retorica, piegata per tre
quarti a sinistra, col braccio
appoggiato al fianco in atteg-
giamento naturalissimo, te-
nendo svolto dinanzi un car-
tello con la scritta : « mulceo
dum loquor, vario vestita co-
lore ». La Dialettica, seduta di
faccia, tien sollevato con la
sinistra un ramoscello e con
la destra regge un serpe, che
cerca rifugio tralepieghe della
sua veste. La Musica inizia il
quadrivio, e, in atto di rac-
coglimento, col corpo piegato
verso l’ultima disciplina del
trivio, sembra ascoltare i suoni
che va traendo da un organo portatile, simile ad una piccola cattedrale. L’Astronomia porta
in capo una ricca corona, forse per significare la superiorità di tal disciplina sulle altre: ha
nella destra l’astrolabio, con l’altra mano indica il cielo. Segue la Geometria, rappresentata
quasi perfettamente di profilo e munita della squadra e del compasso. Ultima l’Aritmetica,
con l’abbaco nella destra e la sinistra mano alzata in atto di computare. Ai piedi delle sette
figure allegoriche trovansi Prisciano, Cicerone, Aristotile, Tubalcain, Tolomeo, Euclide e
Pitagora, rappresentati in un atteggiamento, che rende immagine dell’Arte ch’essi proteggono.

L’effetto d’insieme è grandioso. Mancano, è vero, in quest’affresco i contrasti e la ricerca
del drammatico, di cui si compiacquero i pittori dell’età di Giotto e dei Lorenzetti nelle
grandi loro composizioni ispirate a soggetti sacri tradizionali o alla vita civile del Comune,
ma d’altra parte si ha una esposizione serena della Vita contemplativa, lontana dai rumori
del mondo e dalle paure dell’ignoto, fatta probabilmente allo scopo di allettare i religiosi del

Ms. Marciano lat.

La Dialettica

cl. XIV, n. 35, carte 46V. - (Fot. Filippi)
 
Annotationen