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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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Fasc. 3
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D'Ancona, Paolo: Le rappresentazioni allegoriche delle arti liberali nel medio evo e nel rinascimento, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0332

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LE RAPPRESENTAZIONI ALLEGORICHE DELLE ARTI LIBERALI

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pende una cartella con Xabbici.

Prisciano è seduto alla base
del trono « cum màiori et mi-
nori volumine ». La Dialettica
è rappresentata con due ser-
pentelli in mano in atto di
scagliarli l’uno contro l’altro :
ha i capelli ravviati in due
grosse liste e un fermaglio
sulla sommità della fronte. In
basso, Geroaste (?) in atto di
segnare tante asticelle in una
scorza. Segue la Retorica,
volta un poco a sinistra, por-
gente un foglio a Cicerone, ac-
coccolato ai piedi del trono ;
porta una corona sul capo ed
ha i capelli brevi e cresputi.

L’Aritmetica sta scrivendo dei
numeri sopra ad una tavoletta,
ed è accompagnata da Pita-
gora. La Geometria ha un
compasso tra le mani, posse-
duto pure da Euclide intento
a misurare un’assicella.Intorno
al trono notansi varie figure 1
geometriche. La Musica sta
suonando il liuto, e sul trono
ove è assisa veggonsi dissemi-
nati alla rinfusa altri strumenti
musicali, un organo, due tube,
una cetra, ecc. Presso alla cat-
tedra, Tubalcain batte con due
martelli sull’incudine, posta su
di un maglio e tempestata di
note musicali. L’Astrologia,
col capo coperto da bende,
tien nella destra sollevato un
quadrante ed ha lo sguardo
rivolto al cielo. Ai suoi piedi Tolomeo con la corona in testa, per la nota confusione con
l’omonimo re egizio, errore già notato nell’affresco di Santa Maria Novella e in cui cadrà
anche Raffaello nella Scuola di Atene. Con le sette Arti trovavasi anche la Filosofia, man-
cante nei codici di Ambras e di Firenze, ma che lo Schedel vide a destra nella cappella
di Sant’Agostino. Essa è vestita come l’Astrologia a guisa di monaca e poggia sopra un
circolo, entro cui altri circoli concentrici, divisi da dodici raggi, designano il sistema
planetario.

Tuttavia, prescindendo da questa specie di abozzi, da attribuirsi a Giusto stesso, l’opera
intera degli Eremitani può ricostruirsi ricorrendo alla Cronaca figurata di Leonardo da
Bisuccio, recentemente acquistata dal signor Crespi di Milano. Riuscirebbero strani ed ine-
splicabili i perfetti riscontri di forma fra gli affreschi e le miniature, qualora non si volesse
ammettere che il pittore, in via di recarsi a Napoli alla corte di Alfonso I di Aragona,

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La Musica

Ms. Marciano lat., cl. XIV, n. 35, carte 149 v. - (Fot. Filippi)
 
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