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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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Fasc. 3
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D'Ancona, Paolo: Le rappresentazioni allegoriche delle arti liberali nel medio evo e nel rinascimento, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0333

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288

PAOLO D'ANCONA

vedesse gli affreschi celebrati
e ne traesse ricordo.1

Oltreché in questi citati, in
altri due codici abbiamo po-
tuto rinvenire le rappresenta-
zioni allegoriche del Trivio e
del Quadrivio. Il primo di que-
sti è il codice Parigino Lati-
no 8500, contenente, fra altri
scritti, il Liber secularum lit-
teraruiu di Cassiodoro, già
posseduto dal Petrarca e ac-
curatamente descritto da Pier-
re De Nolhac.2 Le sette Arti,
trovansi in altrettanti riquadri,
posti come testata ad ognuna
delle parti principali dell’ope-
ra. La Grammatica è assisa so-
pra un trono di marmo bian-
co, e la veste aperta dinanzi
lascia allo scoperto il petto
cadente, eh’ ella preme per
trarne il latte. Intorno a lei
varj personaggi muniti di libri
sembrano intenti ad ascoltarne
gl’insegnamenti. La Retorica,
seduta in un canto del riqua-
dro, indossa una veste verde,
tiene appoggiata la sinistra
sul ginocchio e la destra sol-
levata; di faccia a lei, diverse
persone sedute. La Dialettica
è rappresentata in piedi, e tiene
in ognuna delle due mani un
serpente alato ; a destra, un
uomo munito di un libro, a
sinistra, due persone intente
a disputare. Inizia il Quadri-
vio l’Aritmetica, seduta sopra
una panca in un giardino. Dinanzi a una gran tavola con un calamaio e un libro, è un uditorio
composto di quattro individui. La Musica indossa una veste rosa, e sta colpendo con un
martello dei tintinnabuli. La Geometria, pure vestita di rosa, tiene nelle mani un bastone
e misura un giardino circondato da cespugli. Ultima è l’Astrologia, seduta, con lo sguardo
rivolto al cielo e avente .nella sinistra uno strumento semicircolare, fregiato di raggi dorati.
Per l’epoca a cui risalgono le miniature è da notarsi come i costumi che indossano i varj



Ms. Marciano lat

L’Astrologia

cl. XIV, n. 35, carte 134V. - (Fot. Filippi)

1 Apprendiamo adesso che a Chantilly, nel museo

Condè, trovasi una cantica con figure allegoriche,
forse prototipo di quella di Giusto, opera di Barto-
lomeo de Bartoli da Bologna. Il signor Leon Dorez
sta attendendo alla pubblicazione del codicetto, che

verrà edito dall’ Istituto d’arti grafiche di Bergamo.

2 Pierre De Nolhac, IManuscrits à miniatures de
la Bìbliothèque de Pélrarque, in Gazette archéologique,
1889.
 
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