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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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Fasc. 3
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D'Ancona, Paolo: Le rappresentazioni allegoriche delle arti liberali nel medio evo e nel rinascimento, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0334

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LE RAPPRESENE AZI ONI ALLEGORICHE DELLE ARTI LIBERALI

personaggi sian quelli in uso nella seconda metà del secolo XIV. In quanto all’autore, il De
Nolhae afferma di non poter mettere innanzi alcun nome, tuttavia congettura che esso sia
un italiano del Nord, amico probabilmente del Petrarca, pel quale avrebbe lavorato nello
stesso tempo o poco dopo Simone Martini, morto, com’è noto, ad Avignone nel luglio 1344.

Il secondo codice a cui abbiamo accennato è quello Marciano, contenente oltre il De
Nuptiis, opere di Fortunaziano, di Alano, di Albuldo vescovo, di Fra Vittore, d’Abucio e
di Beda, autenticato del nome di Attavante.1 A c. 24 v. vedesi la Grammatica, che indossa
una tunica rossa stretta alla vita ed un manto verde; tiene nella destra un libro aperto, e
nella sinistra una tavoletta rotonda con gli arnesi del mestiere : carta, inchiostro, penne.
Ha i capelli disciolti e lo sguardo volto a sinistra. Dinanzi, ai piedi del trono color lilla e
fregiato d’oro, due fantolini muniti di un libro e di una carta spiegata. La Dialettica, a
c. 46 v. è vestita quasi allo stesso modo : solo differisce il colore del manto, violetto e fode-
rato di giallo. Possiede il serpente, e colla destra tien sollevato un ordigno adornato di figu-
rine : forse gli ami accalappiatori di Marciano Capella. La Retorica, a c. 66 v., tien la spada
sollevata nella destra, e una cornice con una scritta nell’altra mano. Ai lati del trono due figure
virili, vestite di rosso e verde, disputan tra loro con gesti vivaci. A c. 115 v. vedesi l’Arit-
metica in veste verde e manto turchino e con un ornamento di panni sul capo; per unico
attributo un rotulo spiegato su cui leggesi: « Rithimus. Archimeticalis ». La Geometria, a
c. 89 v., è rappresentata di tre quarti ed ha il capo cinto di bende. Ha veste rossa e manto
giallo. Colle mani regge una lunga asta finissima, lungo la quale sta scritto: « Radius Geo-
metricalis ». L’Astrologia, a c. 134 v., è raffigurata nel cielo, sedente sopra di una nube.
Regge l’astrolabio, e coll’indice della sinistra accenna a una grande circonferenza posta dietro
a lei. Il cielo .,è color celeste pallido, fregiato di raggi d’oro. Chiude il ciclo la Musica, a
c. 149 v., vestita di rosso e di verde, coronata di alloro, in atto di ascoltare i suoni, che va
traendo da una cetra appoggiata sul ginocchio destro.2

Le Arti, fatta eccezione dell’Astrologia, seggono sopra troni di cui varia il colore, ma
non la forma, rabescati di linee ornamentali e posti in aperta campagna a piè di un muro.
Le figure alquanto grossolane si rassomigliano; i manti ampj e pesanti tolgono ai corpi la
snellezza delle forme, e i colori striduli o mal accozzati formano un insieme 'tutt’^ltro che
armonico. Degna di nota è un’analogia indiscutibile, che corre fra queste figure allegoriche e
sei consimili, rappresentate in piccole proporzioni tutt’attorno al fregio del foglio iniziale, di cui
il Milanesi non fa parola. Tuttavia, nè qui, nè là ci sembra di scorgere l’opera del maestro,
ma la mano di uno di quei tanti scolari che lavorarono nella sua bottega, divenuta un vero
e proprio laboratorio di miniature, come egregiamente ha dimostrato in un suo studio Fede-
rigo Hermanin.3 A render compiuto il lavoro, tutte le iniziali dei libri, de’ capitoli, de’para-
grafi vennero lumeggiate d’oro brunito e accompagnate da figure ornamentali.

(1Continua) Paolo D’Ancona.

' Vite, del Vasari, edizione Le Mounier (Firenze,
1849), voi. V, pag. 55 e seg.

2 È da osservare come le figure della Grammatica,
Retorica, Geometria e Aritmetica sieno miniate sopra
un pezzo di pergamena a parte, riportato poi sulla

pagina. Non mi sembra però di ravvisare una differenza
sostanziale fra queste rappresentazioni e le altre ese-
guite direttamente sulla pagina.

1 La Bibbia latina dì Federico d‘Urbino in L’Arie,
I, 256.
 
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