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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

DOI issue:
Fasc. 4
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D'Ancona, Paolo: Le rappresentazioni allegoriche delle arti liberali nel medio evo e nel rinascimento, [4]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0431

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PAOLO D'ANCONA

380

In questa co inposizione qual parte hanno avuto gli elementi tradizionali e quanto invece
è d’attribuirsi all’inventiva dell’artista? Questi, in sostanza, dall’antico non ha preso a pre-
stito che il soggetto, riuscendo a trasformarlo mirabilmente in una concezione nuova. Non
più le figure simmetriche, allineate, poste sullo stesso piano, ma una scena piena di vita, ispi-
rata al vero e che della realtà ha tutti i caratteri. Qualora si togliessero alle ultime tre disci-

PinturicchiQ : La Retorica - Roma. Appartamento Borgia in Vaticano
(Fotografia Anderson)

piine gli attributi, del resto appena visibili, che esse tengono fra mano, come riconoscere
in quel gruppo di gentildonne fiorentine le vecchie Arti Liberali?

Il Pinturicchio, invece, non volle o non seppe, al pari dell’artista di Villa Lemmi, eman-
ciparsi dalle tradizionali e popolari immagini dell’arte.1 Nella sala detta dei classici, nell’ap-
partamento Borgiano, egli rappresentò le allegorie del Trivio e Quadrivio con l’antico sistema,

1 Schmarsow, Pinturicchio in Rom, Stuttgart, 1S82, pag. 46 e seg. ; Venturi, Le Aule dei Borgia in Nuova
Antologia, i.° aprile 1897.
 
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