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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0521

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ARDUINO COI ASAN TI

Nei suoi vasi il Wolfers associa alla suggestione del colorito, per lo più tenue e deli-
catissimo, la novità delle forme_tratte dalla natura. Una volta è un magnifico airone che
curva improvvisamente il lungo collo in modo da formare il manico di una anfora opalina,
tal’altra è un pipistrello che spiega le sue ali spettrali attraverso un vaso che sembra fatto
di membrane trasparenti; spesso sono prismi di lapislazzuli, rombi di ametiste, piramidi di
malachite che scintillano in mezzo al vetro splendente ; una profusione di ricchezza che, se

Schule fur Ktinstgewerberei. Scherrobeck : Tappeto. Sezione della Germania indipendente

(Fotografia E. di Satnbuy, Torino)

non può emulare le strane e meravigliose iridiscenze dei vasi e dei piatti di Tiffany, trova
il suo compenso in un più nobile e squisito sentimento del disegno.

Pur tuttavia, non a torto, i prodotti della Casa Tiffany di New York parvero quanto
di più fine e di più bello si sia potuto finora ottenere dall’arte del vetro. A Giorgio da
Gubbio essi hanno tolto il segreto degli splendori strani e meravigliosi; l’oro e l’azzurro
si avvicendano sotto i cristalli limpidi e tersi, occhieggianti penne di pavone, ramificazioni
di una flora vigorosa, riflessi perlacei, delicatissime sfumature di rosa e di verde, miti visioni
di aurora e lampi improvvisi di luce rompono l’unità dei fondi ora opachi, or trasparenti.
Quest’arte simpatica e geniale ha cercato tutte le applicazioni possibili, dal vaso al piatto,
dal pannello decorativo alla lampada e all’orologio e ha trovato un largo svolgimento nei
musaici a vetri colorati, di una vivacità di colore e di una fusione che non esito a dire
veramente miracolose.

Vicino ai prodotti del Tiffany l’America ci ha voluto mostrare l’interno dell’abitazione di
qualcuno di quei miliardari che riempiono il mondo delle loro stranezze e dei loro milioni,
ma la ricchezza veramente regale dell’appartamento del signor Pierpont Morgan non com-
pensa davvero la mancanza di carattere che è in quei mobili e in quelle stanze, e un indice
assai più significante del sentimento decorativo degli artisti deU’America del Nord ci è for-
nito dai pannelli del Kunt, rappresentanti la Fuga della Notte, e da quei Profeti del Sargent
che hanno trasformato la Biblioteca di Boston in un vero tempio dell’arte.

Assai limitata è la mostra della Norvegia, che un nuovo motivo di successo avrebbe
potuto trovare in una esposizione di quei mobili in stile rustico, dipinti a vivaci colori, i
quali hanno un carattere così spiccatamente paesano. E con i mobili rustici mancano le
argenterie filigranate, vecchia tradizione norvegese che trae la sua origine e la sua indole
orientale da una importazione russa ; mancano gli smalti translucidi sopra l’argento e le
grandi tappezzerie del Drontheim, ispirate dallo squisito senso decorativo di quel Munthe
 
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