DOI Heft:
Fasc. 1
DOI Artikel:Nicola, Giacomo de: Ugolino e Simone a San Casciano Val di Pesa
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.17336#0059
Fig. 4 -
Ugolino da Siena : Polittico. Castello di Brolio — (Fot. Sansaini)
UGOLINO E SIMONE A SAN CASCIANO VAL DI PESA
Sax ('asciano è lontano dalla regione che fu sfera d'influenza artistica di Siena. Se si
eccettua San Gimignano, e per il solo Trecento, tutta la parte del Senese verso
Firenze è poverissima d'arte senese. Già alle porte di Siena, Staggia offre un Piero Pol-
iamolo e un Rossello di Jacopo Franchi contro un mediocre quadretto di trecentista
senese. Il dominio di Siena tende verso Roma e la Maremma.
Fa, perciò, maraviglia di trovare a San Casciano quattro pezzi, e tra i più belli,
del Trecento senese, nella chiesa (ora della Compagnia della Misericordia) di Santa Maria
al Prato che fu fondata nel 1335 dai frati domenicani di Santa Maria Novella. 1
Dietro l'aitar maggiore della piccola chiesa è la Madonna in trono col Bambino; in
due nicchie, a destra e a sinistra dell'arco che mette nel coro, San Pietro e San Fran-
cesco; e sopra il pulpito scolpito da Giovanni Balducci il Crocifisso. I dipinti sono ben
conservati: i due con le due mezze figure di santi, poi, in uno stato che può dirsi perfetto.
La Madonna, in tavola rettangolare a cuspide tronca (m. 1,23 X 0,69), è seduta su
trono marmoreo cosmatesco, e si volge al Bambino; ai piedi del trono, a destra, di profilo,
in ginocchio e pregante, è la minuscola figura del donatore, che il popolo di San Casciano
chiama il Dantino per la evidente corrispondenza dei suoi tratti fisionomici con quelli tra-
dizionali di Dante (fig. 1).
La forza con cui è reso qui il ritratto eccede la convenzionalità solita nelle figure dei
donatori del Trecento. Mostra bene la sua superiorità, per esempio, e per restare nello stesso
ambito artistico, se posto accanto al ritrattino di Monna Muccia raffigurata su una tavola
1 Ermenegildo Francolini, Memorie di San
Casciano in Val di Pesa, Montepulciano, 1847;
Guido Carocci, II Comune di San Casciano Val
di Pesa, Firenze, 1S92, pag. 38.
Ugolino da Siena : Polittico. Castello di Brolio — (Fot. Sansaini)
UGOLINO E SIMONE A SAN CASCIANO VAL DI PESA
Sax ('asciano è lontano dalla regione che fu sfera d'influenza artistica di Siena. Se si
eccettua San Gimignano, e per il solo Trecento, tutta la parte del Senese verso
Firenze è poverissima d'arte senese. Già alle porte di Siena, Staggia offre un Piero Pol-
iamolo e un Rossello di Jacopo Franchi contro un mediocre quadretto di trecentista
senese. Il dominio di Siena tende verso Roma e la Maremma.
Fa, perciò, maraviglia di trovare a San Casciano quattro pezzi, e tra i più belli,
del Trecento senese, nella chiesa (ora della Compagnia della Misericordia) di Santa Maria
al Prato che fu fondata nel 1335 dai frati domenicani di Santa Maria Novella. 1
Dietro l'aitar maggiore della piccola chiesa è la Madonna in trono col Bambino; in
due nicchie, a destra e a sinistra dell'arco che mette nel coro, San Pietro e San Fran-
cesco; e sopra il pulpito scolpito da Giovanni Balducci il Crocifisso. I dipinti sono ben
conservati: i due con le due mezze figure di santi, poi, in uno stato che può dirsi perfetto.
La Madonna, in tavola rettangolare a cuspide tronca (m. 1,23 X 0,69), è seduta su
trono marmoreo cosmatesco, e si volge al Bambino; ai piedi del trono, a destra, di profilo,
in ginocchio e pregante, è la minuscola figura del donatore, che il popolo di San Casciano
chiama il Dantino per la evidente corrispondenza dei suoi tratti fisionomici con quelli tra-
dizionali di Dante (fig. 1).
La forza con cui è reso qui il ritratto eccede la convenzionalità solita nelle figure dei
donatori del Trecento. Mostra bene la sua superiorità, per esempio, e per restare nello stesso
ambito artistico, se posto accanto al ritrattino di Monna Muccia raffigurata su una tavola
1 Ermenegildo Francolini, Memorie di San
Casciano in Val di Pesa, Montepulciano, 1847;
Guido Carocci, II Comune di San Casciano Val
di Pesa, Firenze, 1S92, pag. 38.