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GIACOMO DE NICOLA
duccesca di Lucignano in Val di Chiana o ai quattro espressi in basso alla tavola di Segna
a Castiglion Fiorentino. È già questo un indizio sicuro della non comune elevatura del pit-
tore che l'esame stilistico rivela per Ugolino.
È sua, difatti, rispetto agli esemplari di Duccio, la spiccata tendenza al gotico concre-
tizzata nell'allungamento e immagrimento delle figure, nella maggiore ricchezza di partiti
Fig. 5 — Simone Martini : Crocifisso. San Casciano, Chiesa della Misericordia
(Fotografia Sansaini)
di pieghe sulle vesti, nella più vigorosa intensità di vita nei movimenti e negli atteggiamenti:
tutti caratteri che qui ritroviamo.
Per il San Pietro la convinzione dell'attribuzione è anche più immediata grazie al San
Pietro del Museo di Berlino, che è il gemello di questo di San Casciano (fig. 2). Ora quello
di Berlino può dirsi opera firmata di Ugolino, essendo, come è noto, uno dei frammenti del
polittico eseguito per Santa Croce. E ciò che si prova per il San Pietro vale per il San Fran-
cesco, della stessa mano, delle stesse particolarità decorative, delle stesse dimensioni
(cm. 70 x 40) e, quindi, frammento della stessa tavola (fig. 3).
Della quale tavola difficilmente si può credere che facesse anche parte la Madonna
che termina a piramide tronca, invece che ad arco acuto, e di tanto più alta dei santi.
La provenienza dei tre dipinti dal convento domenicano di Santa Maria Novella di Fi-
renze è molto probabile. Lavorò Ugolino, come aveva fatto per i francescani di Santa
Croce, per l'ordine rivale ?
GIACOMO DE NICOLA
duccesca di Lucignano in Val di Chiana o ai quattro espressi in basso alla tavola di Segna
a Castiglion Fiorentino. È già questo un indizio sicuro della non comune elevatura del pit-
tore che l'esame stilistico rivela per Ugolino.
È sua, difatti, rispetto agli esemplari di Duccio, la spiccata tendenza al gotico concre-
tizzata nell'allungamento e immagrimento delle figure, nella maggiore ricchezza di partiti
Fig. 5 — Simone Martini : Crocifisso. San Casciano, Chiesa della Misericordia
(Fotografia Sansaini)
di pieghe sulle vesti, nella più vigorosa intensità di vita nei movimenti e negli atteggiamenti:
tutti caratteri che qui ritroviamo.
Per il San Pietro la convinzione dell'attribuzione è anche più immediata grazie al San
Pietro del Museo di Berlino, che è il gemello di questo di San Casciano (fig. 2). Ora quello
di Berlino può dirsi opera firmata di Ugolino, essendo, come è noto, uno dei frammenti del
polittico eseguito per Santa Croce. E ciò che si prova per il San Pietro vale per il San Fran-
cesco, della stessa mano, delle stesse particolarità decorative, delle stesse dimensioni
(cm. 70 x 40) e, quindi, frammento della stessa tavola (fig. 3).
Della quale tavola difficilmente si può credere che facesse anche parte la Madonna
che termina a piramide tronca, invece che ad arco acuto, e di tanto più alta dei santi.
La provenienza dei tre dipinti dal convento domenicano di Santa Maria Novella di Fi-
renze è molto probabile. Lavorò Ugolino, come aveva fatto per i francescani di Santa
Croce, per l'ordine rivale ?