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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 19.1916

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Fasc. 1
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Venturi, Lionello: Opere di scultura nelle Marche
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https://doi.org/10.11588/diglit.17336#0094

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LIONELLO VENTURI

Al cardinale Giambattista Melimi dopo il 1478, anno della moite, il fratello Pietro co-
strusse la tomba, non senza una nuova magniloquente epigrafe, dentro la cappella di fa-
miglia che il cardinale si era costrutta nella chiesa di Sisto IV, S. Maria del Popolo. Ora,
quella cappella era stata dedicata dal cardinale a S. Nicola. Così si spiega come mai l'avvo-
cato romano Pietro Mellini abbia pensato di erigere in Tolentino l'arca di S. Nicola, che si
conserva tuttora.

Purtroppo tutte queste notizie non recano nessuna luce sull'autore e sull'arte del
monumento tolentinate. Infatti il suo stile è affatto differente sia da quello della tomba di
Pietro Mellini, sia da qualunque altro monumento romano del sec. xv. Così che l'ipotesi,

Fig. 20 — Arca del Santo. Tolentino, San Nicola

che a tutta prima sembrerebbe ragionevole, che Pietro Mellini abbia commesso a un
artefice romano il monumento da inviare a Tolentino, deve essere per ragione stilistica
senz'altro scartata.

Il motivo della corona onoraria, la mancanza assoluta di rilievo, e di illustrazione
narrativa, l'elemento architettonico semplice e forte, sono i caratteri della cassa.-

Il motivo della corona onoraria appare sovente nelle opere di Luca della Robbia;
ed è usato da lui per incorniciare gli stemmi dell'arte della seta ad Or S. Michele.
Egli usava naturalmente il motivo, invetriato. Ma il motivo tolentinate, se può avere come
prototipo la fantasia di Luca, è attuato in diversa maniera, cioè con minore rilievo, con mag-
giore stilizzazione del vero, con policromia indubbiamente attenuata. Già altra volta
avemmo occasione d'indicare la dipendenza di Agostino di Duccio da Luca della Robbia.1
E appunto a Rimini Agostino adopera piti volte il motivo della corona decorativa, con

1 L. Venturi, Studìi sul Palazzo Ducale d'Urbino, ne L'Arte, XVII (1914), f. V-VI.

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