DOI Heft:
Fasc. 2
DOI Artikel:D'Ancona, Paolo: Due preziosi cimeli miniatii nel duomo di Casale Monferrato
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.17336#0131
DUE PREZIOSI CIMELII MINIATI
NEL DUOMO DI CASALE MONFERRATO
TRA ra le ricche suppellettili possedute dal Capitolo del Duomo di Casale meritano di
essere segnalati, per l'interesse delle loro miniature, due preziosi libri liturgici.
Il primo di cui diamo riproduzione è un Messale membranaceo, di ce. 12+332, di cm.
28,2x40, provvisto di legatura originale quattrocentesca in pelle con impressioni a secco:
vi si riscontra una sola grande carta alluminata, quella iniziale (fig. 1), 1 mentre nel
resto del codice non si notano che pic-
cole lettere ornamentali.
Il lavoro di miniatura di questa
prima carta consiste in un ampio fregio
formato da fogliami azzurri accartoc-
ciati su fondo aureo, tra' quali s'aprono
a quando a quando alcune ghirlande
racchiudenti figure e scene sacre: vi cam-
peggiano le immagini dei quattro Evan-
gelisti, un Padre Eterno in una gloria
angelica, l'Annunziazione della Vergine
e infine, in basso, lo stemma cardina-
lizio del possessore.
Ma l'occhio di chi riguarda, da que-
ste figure secondarie, passa tosto a con-
siderare la grandiosa scena dell'Ultima
cena, che occupa un grande riquadro
nell'alto. Pel modo con cui è concepita,
questa scena offre un qualche interesse
anche dal punto di vista iconografico.
Infatti l'artista avendo uno spazio molto
limitato di cui poter usufruire ha do-
vuto disporre le sue figure in modo un
po' diverso da quello che generalmente
si riscontra nell'arte nostra: non le ha
allineate tutte lungo un asse orizzon-
tale, ma ha preferito disporle a gruppi Fig. 1 — Messale, miniatura a c. 1.
attorno ad un ampio tavolo, facendo Casal Monferrato, Capitolo del Duomo,
però in modo che pur quelle che si veg-
gono di schiena mostrino il loro profilo. 1 tipi degli Apostoli sono rudi ed energici: il
volto di Giovanni, che avrebbe dovuto avere una certa mansuetudine e dolcezza, il nostro
miniatore, quasi non sapesse rendere .sentimenti diversi da quelli che esprimono forza,
1 Una riproduzione di questa carta iniziale venne
data da F. Carta, C. Cipolla e C. Frati, Atlante
paleograftco-artìstico delta Mostra d'arte sacra del
i8g8 in Torino, Torino 1899, v. tav. CVI,
NEL DUOMO DI CASALE MONFERRATO
TRA ra le ricche suppellettili possedute dal Capitolo del Duomo di Casale meritano di
essere segnalati, per l'interesse delle loro miniature, due preziosi libri liturgici.
Il primo di cui diamo riproduzione è un Messale membranaceo, di ce. 12+332, di cm.
28,2x40, provvisto di legatura originale quattrocentesca in pelle con impressioni a secco:
vi si riscontra una sola grande carta alluminata, quella iniziale (fig. 1), 1 mentre nel
resto del codice non si notano che pic-
cole lettere ornamentali.
Il lavoro di miniatura di questa
prima carta consiste in un ampio fregio
formato da fogliami azzurri accartoc-
ciati su fondo aureo, tra' quali s'aprono
a quando a quando alcune ghirlande
racchiudenti figure e scene sacre: vi cam-
peggiano le immagini dei quattro Evan-
gelisti, un Padre Eterno in una gloria
angelica, l'Annunziazione della Vergine
e infine, in basso, lo stemma cardina-
lizio del possessore.
Ma l'occhio di chi riguarda, da que-
ste figure secondarie, passa tosto a con-
siderare la grandiosa scena dell'Ultima
cena, che occupa un grande riquadro
nell'alto. Pel modo con cui è concepita,
questa scena offre un qualche interesse
anche dal punto di vista iconografico.
Infatti l'artista avendo uno spazio molto
limitato di cui poter usufruire ha do-
vuto disporre le sue figure in modo un
po' diverso da quello che generalmente
si riscontra nell'arte nostra: non le ha
allineate tutte lungo un asse orizzon-
tale, ma ha preferito disporle a gruppi Fig. 1 — Messale, miniatura a c. 1.
attorno ad un ampio tavolo, facendo Casal Monferrato, Capitolo del Duomo,
però in modo che pur quelle che si veg-
gono di schiena mostrino il loro profilo. 1 tipi degli Apostoli sono rudi ed energici: il
volto di Giovanni, che avrebbe dovuto avere una certa mansuetudine e dolcezza, il nostro
miniatore, quasi non sapesse rendere .sentimenti diversi da quelli che esprimono forza,
1 Una riproduzione di questa carta iniziale venne
data da F. Carta, C. Cipolla e C. Frati, Atlante
paleograftco-artìstico delta Mostra d'arte sacra del
i8g8 in Torino, Torino 1899, v. tav. CVI,