DOI Heft:
Fasc. 2
DOI Artikel:D'Ancona, Paolo: Due preziosi cimeli miniatii nel duomo di Casale Monferrato
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DUE PREZIOSI CIMELI MINIATI NEL DUOMO DI CASALE MONFERRATO 87
un folto d'alberi, a destra il pendio di una collina scoscesa, nell'alto incombe un cielo
turchino con nubi sprazzate d'oro.
Chi sia il nobile personaggio dal volto asciutto e caratteristico ha avuto cura di se-
gnalarlo a noi lo stesso artista vergandone il nome
abbreviato sul muricciolo che fa da sfondo alla figura.
È questi Guglielmo Vili Paleologo, marchese del Mon-
ferrato, rappresentato nel!' atto di far voto solenne
(1467) al Signore di erigere una grandiosa chiesa con
annesso monastero pei domenicani qualora in grazia
avesse avuto una successione maschile. 1 II Principe è
raffigurato sul terrazzo del suo castello, che tuttora
esiste, non lungi dalla sponda del Po.
Pertanto il minio non presenta soltanto interesse
per questa rara rievocazione storica bensì anche pel
fatto che l'artista si compiacque contrassegnarlo del
suo nome. Infatti ni un nastro che cinge l'asta sini-
stra della iniziale si legge: « Bartolomeus Rigossi B.
pinsit ». È un nome questo che, crediamo, appare per
la prima volta nella storia dell'arte. Chi è questo mi-
niatore? A quale scuola appartiene? Può essere un bre-
sciano come sembra abbia creduto un anonimo del Fig. 2 —Antifonario, miniatura a c. 3.
secolo xviii che non tralasciò di annotarlo nel basso Casal Monferrato, Capitolo del Duomo,
della carta? A queste domande è difficile poter rispon-
dere, almeno per ora. Forse l'identificazione dei due stemmi effigiati presso alla iniziale
figurata potrà un giorno aiutare una maggior conoscenza dell'artista: uno di essi è quello
di Bernardino Tebaldeschi Orsini, primo vescovo di Casale; l'altro appartiene agli Alerami
del Monferrato.
Paolo d'Ancona.
1 Questa almeno è la interpretazione che del minio ci ha gentilmente comunicata il dotto eru-
dito casalese, avv. Francesco Negri.
un folto d'alberi, a destra il pendio di una collina scoscesa, nell'alto incombe un cielo
turchino con nubi sprazzate d'oro.
Chi sia il nobile personaggio dal volto asciutto e caratteristico ha avuto cura di se-
gnalarlo a noi lo stesso artista vergandone il nome
abbreviato sul muricciolo che fa da sfondo alla figura.
È questi Guglielmo Vili Paleologo, marchese del Mon-
ferrato, rappresentato nel!' atto di far voto solenne
(1467) al Signore di erigere una grandiosa chiesa con
annesso monastero pei domenicani qualora in grazia
avesse avuto una successione maschile. 1 II Principe è
raffigurato sul terrazzo del suo castello, che tuttora
esiste, non lungi dalla sponda del Po.
Pertanto il minio non presenta soltanto interesse
per questa rara rievocazione storica bensì anche pel
fatto che l'artista si compiacque contrassegnarlo del
suo nome. Infatti ni un nastro che cinge l'asta sini-
stra della iniziale si legge: « Bartolomeus Rigossi B.
pinsit ». È un nome questo che, crediamo, appare per
la prima volta nella storia dell'arte. Chi è questo mi-
niatore? A quale scuola appartiene? Può essere un bre-
sciano come sembra abbia creduto un anonimo del Fig. 2 —Antifonario, miniatura a c. 3.
secolo xviii che non tralasciò di annotarlo nel basso Casal Monferrato, Capitolo del Duomo,
della carta? A queste domande è difficile poter rispon-
dere, almeno per ora. Forse l'identificazione dei due stemmi effigiati presso alla iniziale
figurata potrà un giorno aiutare una maggior conoscenza dell'artista: uno di essi è quello
di Bernardino Tebaldeschi Orsini, primo vescovo di Casale; l'altro appartiene agli Alerami
del Monferrato.
Paolo d'Ancona.
1 Questa almeno è la interpretazione che del minio ci ha gentilmente comunicata il dotto eru-
dito casalese, avv. Francesco Negri.