L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna (19.1916)

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ANTONIO MUNOZ

del paludamento, maggior dignità nella posa; non più il capo mosso in atto energico
e vivace, ma la testa chinata leggermente, e in tutto il volto un che di grave che non
soffoca però il fondo bonario della fisionomia. Maggiore è la cura dei particolari ; le
pieghe della pelle intorno agli occhi, le pupille che nel bustino non sono segnate, e qui
appaiono nella forma tutta caratteristica del Bernini; la ricerca dei piani della fronte;
tutto mostra in quest'opera, in confronto dell'altra, un artista più sapiente, più esperto,

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Fig. 3 — Bernini : Busto di Paolo V. — Collezione privata.

più coscienzioso. Là si affida quasi soltanto alla sua facilità d'interpretazione, qui la sus-
sidia con l'aiuto dell'arte.

Il manto pontificio nel busto più grande è più riccamente ornato, e vi appare un mo-
tivo identico a quello del busto di Gregorio XV; i bordi dei campi che contengono le figure
degli apostoli si intrecciano con le volute del campo sottostante, e gli orli sullo scollo hanno
la stessa decorazione di palmette stilizzate. Il camice sottostante è, come spesso nel Ber-
nini, tutto mosso da piegoline leggere; una bella agrafe ferma il mantello sul petto.

Sarebbe vano il confronto con gli altri ritratti di Paolo V di Siila da Vigiù, e del San-
quirico; io già lo feci illustrando il bustino del Museo Borghese, e rilevai la novità e la
freschezza della corrente berniniana sulla morta gora dell'arte contemporanea.'

1 Vita d'Arte, 1911.