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ANTONIO MUNOZ
taglio del busto, che ricorda quello dell'Anima Beata e della Buonarelli; la bocca se-
miaperta col labbro superiore ondulato, le sopracciglia arcuate ad angolo, la tecnica dei
capelli che pure ricorda il busto di Costanza Buonarelli; è all'incirca può accettarsi
anche la data del 1636, indicata dal Fraschetti. In rapporto all'antico la Medusa del
Bernini si può ritenere ispirata da imagini di Meduse collocate come motivo angolare
Fig. 31 — Bernini e scolari: Statua della contessa Matilde,
Roma, Basilica Vaticana.
di sarcofagi, o dalle gorgonee poste sul petto delle corazze; però l'espressione e il senti-
mento della figura sono del tutto moderni.
Nel Gabinetto degli Uffizi si conserva un disegno, che porta il n. 13030, attribuito
al Tinte-retto, che vuoisi collegato alla Medusa del Campidoglio; ma mi sembra che non
abbia con essa alcun rapporto.
Nobilmente severa, ispirata ad una mossa statuaria antica, è la figura della contessa
Matilde, opera del Bernini, posta nel monumento che Urbano Vili elevò in S. Pietro
nel 1635 alla famosa donna; ed è, credo, la sola cosa del Maestro in quel trito mausoleo,
in cui lavorarono molti suoi discepoli: lo Speranza, il Bolgi, il Buonarelli, Luigi Bernini.
Della figura della contessa Gianlorenzo scolpì solo la testa, ispirata certamente da
una classica testa di Giunone; il resto fu dal bozzetto tradotto nel marmo da qualche
scolaro.'
Nelle decorazioni di fontane il Bernini si valse spesso di motivi antichi; così nel
1 II Baldinucci dice che fu Luigi Bernini, ma
la somiglianza con la S. Elena di Andrea Bolgi,
mi farebbe piuttosto credere che fosse il Bolgi
a completare la statua della contessa Matilde,
tanto piti che sappiamo che anch'egli lavorò al
monumento,
ANTONIO MUNOZ
taglio del busto, che ricorda quello dell'Anima Beata e della Buonarelli; la bocca se-
miaperta col labbro superiore ondulato, le sopracciglia arcuate ad angolo, la tecnica dei
capelli che pure ricorda il busto di Costanza Buonarelli; è all'incirca può accettarsi
anche la data del 1636, indicata dal Fraschetti. In rapporto all'antico la Medusa del
Bernini si può ritenere ispirata da imagini di Meduse collocate come motivo angolare
Fig. 31 — Bernini e scolari: Statua della contessa Matilde,
Roma, Basilica Vaticana.
di sarcofagi, o dalle gorgonee poste sul petto delle corazze; però l'espressione e il senti-
mento della figura sono del tutto moderni.
Nel Gabinetto degli Uffizi si conserva un disegno, che porta il n. 13030, attribuito
al Tinte-retto, che vuoisi collegato alla Medusa del Campidoglio; ma mi sembra che non
abbia con essa alcun rapporto.
Nobilmente severa, ispirata ad una mossa statuaria antica, è la figura della contessa
Matilde, opera del Bernini, posta nel monumento che Urbano Vili elevò in S. Pietro
nel 1635 alla famosa donna; ed è, credo, la sola cosa del Maestro in quel trito mausoleo,
in cui lavorarono molti suoi discepoli: lo Speranza, il Bolgi, il Buonarelli, Luigi Bernini.
Della figura della contessa Gianlorenzo scolpì solo la testa, ispirata certamente da
una classica testa di Giunone; il resto fu dal bozzetto tradotto nel marmo da qualche
scolaro.'
Nelle decorazioni di fontane il Bernini si valse spesso di motivi antichi; così nel
1 II Baldinucci dice che fu Luigi Bernini, ma
la somiglianza con la S. Elena di Andrea Bolgi,
mi farebbe piuttosto credere che fosse il Bolgi
a completare la statua della contessa Matilde,
tanto piti che sappiamo che anch'egli lavorò al
monumento,