LA SCULTURA BAROCCA E L'ANTICO
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di Roma. Da esso apparisce come il Ferrata conservasse presso di sè un grandissimo
numero di calchi e modelli di antiche statue, comprovando così il racconto del Baldi-
nucci. Tra altri si trovavano nello studio del defunto scultore questi gessi: 77 torzo di
Lacoonte di Belvedere di gesso più del naturale; una panza dell' Apollo di Belvedere; una te-
stina di Lacoonte di Belvedere; due gambe del Satiro di Borghese di gesso; un bassorilievo
della colonna Traiana; un mezzo busto di Lacoonte in faccia, di gesso; una testa di gesso
fatta sopra l'antico; un ginocchio pure di gesso fatto sopra l'antico; un mezzo piede di La-
coonte del Belvedere; una testa con suo petto di gesso dell'Aleoconte (sic); due rabeschi
di bassorilievi antichi; un bozzetto piccolo di creta cotta dell' Aleoconte; una testa del Tra-
iano di gesso; un pezzetto di panza dell' Apollo; una testa di Solone; una gamba dell' Apollo;
e un piede del detto; un braccio d'una Venere di gesso; una testa di un imperatore di gesso
F'g- 33 — Gr. Mazzuoli: Diana e Endimione. — Roma, Collezione privata.
antica; la punta di un piede di una Venere; una maschera di gesso antica; un pezzo di
torzo della Colonna Traiana di gesso; la Venere di Belvedere senza le braccia di gesso; la
Venerina dei Medici; una femmina in bassorilievo antica di gesso; quattro pezzi di basso-
rilievo della Colonna Traiana; un petto di una Venere di gesso antica; un modello d'un busto
di creta di Venere; una testa di gesso d'una Venere della Regina (Cristina di Svezia);
una testa di Caracalla di gesso; una testa di Marco Aurelio di gesso; una testa di un satiro
antica; un bassorilievo di tre teste di cavallo di Campidoglio; tredici pezzi di bassorilievi
della Colonna Traiana di gesso; ecc.
Oltre questi gessi il Ferrata possedeva antiche statue o frammenti di marmi, ri-
cordati pure nell'Inventario, tra i quali rammento: una testa di una Venere; una testa
antica di uomo; una di una donna antica; un bassorilievo antico di marmo alto palmi 4 \'.>
largo 2 pollici
È superfluo rilevare l'importanza che hanno le notizie su riportate, le quali ci fanno
conoscere quale diligente studio delle cose antiche doveva aver fatto Ercole Ferrata, che
possedeva calchi non solo di intere statue classiche, ma di mani, di piedi e di altri par-
ticolari, che dimostrano la ricerca assidua di modelli antichi. E veramente nell'arte del
forte scultore lombardo, accanto alle reminiscenze berniniane, appare una compostezza,
una venustà di forme, che derivano certo dal suo continuo contatto con l'antico.
Di un altro scultore che lavorò in Roma, e fu discepolo prima del Bernini e poi
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di Roma. Da esso apparisce come il Ferrata conservasse presso di sè un grandissimo
numero di calchi e modelli di antiche statue, comprovando così il racconto del Baldi-
nucci. Tra altri si trovavano nello studio del defunto scultore questi gessi: 77 torzo di
Lacoonte di Belvedere di gesso più del naturale; una panza dell' Apollo di Belvedere; una te-
stina di Lacoonte di Belvedere; due gambe del Satiro di Borghese di gesso; un bassorilievo
della colonna Traiana; un mezzo busto di Lacoonte in faccia, di gesso; una testa di gesso
fatta sopra l'antico; un ginocchio pure di gesso fatto sopra l'antico; un mezzo piede di La-
coonte del Belvedere; una testa con suo petto di gesso dell'Aleoconte (sic); due rabeschi
di bassorilievi antichi; un bozzetto piccolo di creta cotta dell' Aleoconte; una testa del Tra-
iano di gesso; un pezzetto di panza dell' Apollo; una testa di Solone; una gamba dell' Apollo;
e un piede del detto; un braccio d'una Venere di gesso; una testa di un imperatore di gesso
F'g- 33 — Gr. Mazzuoli: Diana e Endimione. — Roma, Collezione privata.
antica; la punta di un piede di una Venere; una maschera di gesso antica; un pezzo di
torzo della Colonna Traiana di gesso; la Venere di Belvedere senza le braccia di gesso; la
Venerina dei Medici; una femmina in bassorilievo antica di gesso; quattro pezzi di basso-
rilievo della Colonna Traiana; un petto di una Venere di gesso antica; un modello d'un busto
di creta di Venere; una testa di gesso d'una Venere della Regina (Cristina di Svezia);
una testa di Caracalla di gesso; una testa di Marco Aurelio di gesso; una testa di un satiro
antica; un bassorilievo di tre teste di cavallo di Campidoglio; tredici pezzi di bassorilievi
della Colonna Traiana di gesso; ecc.
Oltre questi gessi il Ferrata possedeva antiche statue o frammenti di marmi, ri-
cordati pure nell'Inventario, tra i quali rammento: una testa di una Venere; una testa
antica di uomo; una di una donna antica; un bassorilievo antico di marmo alto palmi 4 \'.>
largo 2 pollici
È superfluo rilevare l'importanza che hanno le notizie su riportate, le quali ci fanno
conoscere quale diligente studio delle cose antiche doveva aver fatto Ercole Ferrata, che
possedeva calchi non solo di intere statue classiche, ma di mani, di piedi e di altri par-
ticolari, che dimostrano la ricerca assidua di modelli antichi. E veramente nell'arte del
forte scultore lombardo, accanto alle reminiscenze berniniane, appare una compostezza,
una venustà di forme, che derivano certo dal suo continuo contatto con l'antico.
Di un altro scultore che lavorò in Roma, e fu discepolo prima del Bernini e poi