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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 19.1916

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Fasc. 3
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Ricci, Corrado: Statue e busti di Sisto V
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https://doi.org/10.11588/diglit.17336#0219

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STATUE E BUSTI DI SISTO V

*73

Dunque il disegno non ritrae una delle statue tuttavia esistenti.

Abbiamo già visto che Accursio Baldi pretese per la sua statua di Fermo mille-
settecento scudi, affermando esser quello il prezzo avuto da Taddeo Landini per la sua
di Campidoglio. Non era vero. Taddeo Landini aveva avuto (e se n'era lamentato!)
solo milletrecento scudi,1 e il Landini, autore della mirabile fontana delle Tartarughe,
era miglior artista. Giovanni Buglione scrisse che Taddeo « dentro la sala de' Signori
Conservatori in Campidoglio disegnò, e gettò la bellissima statua di bronzo di Papa
Sisto V che piega la testa all'udienza, alza la destra alla benedizione, e porge il piede
all'ossequio; belle, e degne attitudini di sommo
Pontefice »,2 in armonia, aggiungeremo noi, con
quanto mostra il disegno.

Ora è noto che tale statua corse il pericolo
d'esser distrutta, subito morto Sisto V. Alberto
Badoer scriveva il i° settembre 1590 al Doge di
Venezia che « una folla di nobili e di popolo andò
al Campidoglio per rovesciarvi la statua di Sua
Santità; ed a stento il tumulto fu sedato dal
contestabile Colonna accompagnato da gran
numero di signori e da Mario Sforza inviato
dal Sacro Collegio sul luogo. Si è promesso al
popolo che la statua sarebbe coperta d'un ta-
volato ».'

« Chi concitati aveva i banditi di Napoli —
racconta il Tempesti — chi l'avea voluto depo-
sto come eretico e fautor d'eretici, perchè aveva
protetto il Navarra ed il Regno di Francia,
concitò ancora cinquemila plebei ad atterrar
quella statua che il Senato di Roma per gra-
titudine a tanto Pontefice gli aveva nel Cam- Bergamo - Sisto V, disegno di proprietà

pidoglio innalzata... Fu tale e tanto il tumulto di Paolo Gaffuri.

della raunata canaglia accesa dalle promesse di

premio, che il Sagro Collegio fu obbligato a mandare alcuni Principi Romani, d'autorità
presso il popolo, affinchè sedassero l'ingiusto furore, tra' quali uno fu il Contestabil
Colonna ».4

Che il tavolato d'innanzi alla statua fosse messo, non sappiamo. È, ad ogni
modo, probabile. Ma certo, passato il calore dei primi tumulti, fu tolto, e la statua,
come risulta da molte testimonianze, si vide assai lungamente nella sala dei Con-
servatori in Campidoglio,5 sino cioè al tempo in cui un più vasto ciclone umano la
travolse.

1 Arch. stor. Capitol., Crecl. VI, voi. 61, fol. 11.
Cfr. E. Kodocanachi, Le Capitole Romain anti-
que et moderne (Parigi, 1904), pag. 112.

2 Le vite de' pittori, scultori, architetti ed in-
tagliatori (Napoli, 1733), pag. 60. Sebastiano Tor-
rigiani fonditore il 23 agosto 1596 deponeva in
un processo: « Io ho conosciuto Taddeo Landino
ch'era scultore di marmi e fondeva metalli et so
che ha fatta la statua di papa Sisto in Campido-
glio et ho visto il modello in casa sua ». A. Ber-
Tolotti, Artisti bolognesi, ferraresi ed alcuni altri

del già Stato pontificio in Roma (Bologna, 1885),

pag. 83.

3 Alessandro De Huebner, Sisto Quinto, ver-
sione di Filippo Gattari, (Roma, 1887), II, pa-
gina 176.

* Storia della vita e gesta di Sisto Quinto, II,
pagg. 317-318.

5 Rodocanachi, Le Capitole, pag. 164; Vincenzo
Forcella, Iscrizioni delle chiese e d'altri edifici di
Roma, I, (Roma, 1869), pag. 43 in nota, ecc. ecc.
 
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