/ PITTORI DA SANTACROCE
195
scorgere in una Madonna fra Santi di Bergamo
il ricordo di un'opera lombardo-veneta, proba-
bilmente di Agostino da Lodi,1 e altrove il fare
del Pennacchi.2 Dove però ci è più agevole sor-
prendere i metodi di comporre del Santacroce
si è nella Deposizione 3 (fig. 28) e più nel Cristo
flagellato dell'Accadenia veneziana,* che passò per
molto tempo quale lavoro fiammingo (fig. 29).
Quivi pur mantenendo la nota disposizione dei
quadretti di martiri il pittore sfrutta, anzi sac-
cheggia le celebri stampe della Passione, di Al-
berto Dùrer. Ma perchè il ladrocinio riesca meno
evidente, l'avveduto Francesco non trae da cia-
scuna incisione più di una figura; ed è solo ponendo
molta attenzione al dipinto, e giovandosi dei
raffronti che ci è possibile sorprendere lo strano
Fig. 29 — Francesco Santacroce: Gesù flagellato
Venezia, Accademia - (Fot. Anderson).
mélange, nel quale il pittore s'è valso di una de-
cina di stampe straniere (fig. 30).
Nè solamente per le pale e per i quadretti gior-
gioneschi Francesco si attenne ai profittevoli me-
todi paterni, ma anche seguitò a dipingere gon-
faloni per le chiese e per lo stesso doge; e sono
certo disegni per due d'essi, eseguiti intorno al
1559, al tempo dell'incoronazione del Priuli quelli
della Raccolta Querini Stampalia che prima erano
passati per opera di Gerolamo (fig. 31).5
Nè credo sia il caso di ritenerli eseguiti per
qualche arazzo, come supponeva il chiaro ricer-
catore, giacché il fare loro non differisce in alcunché
dal disegno di pennello del British Museum, di
cui c'è occorso parlare innanzi.
mero 104: Giudizio di Paride) e nel Museo Correr (74: Sa-
cra Famìglia).
1 Accademia Carrara, Bergamo, n. 138.
2 Ibidem, n. 98-99-100.
3 Accademia, Venezia, a. 168.
* Ib. n. 99.
5 Nn. 147, 148.
Così laboriosamente si chiuse l'attività del
Santacroce, che Pietro Paolo succeduto al padre
Fig. 30 - Alberto Durer: Ecce Homo
(Incisione della Serie della Grande Passione).
nella bottega, s'industriò di seguitare fin che visse,
ligio alle tradizioni e alla clientela.
Fig. 31 - Francesco Santacroce: Disegno por stendardo
Venezia, Race. Querini Stampalia - (Fot. Filippi).
PIETRO PAOLO SANTACROCE.
Benché la prima notizia di lui si abbia solo nel
1584, dal testamento paterno, in cui è nominato
fra gli eredi, e si sappia da quello di Ludovica di
Schieri, sua moglie, del 21 dicembre J620,1 ch'egli
era già morto, è certo che l'operosità dell'ultimo
1 Archivio di Stato, Venezia, G. B. de' Tornasi, B." 978,
D. 413.
195
scorgere in una Madonna fra Santi di Bergamo
il ricordo di un'opera lombardo-veneta, proba-
bilmente di Agostino da Lodi,1 e altrove il fare
del Pennacchi.2 Dove però ci è più agevole sor-
prendere i metodi di comporre del Santacroce
si è nella Deposizione 3 (fig. 28) e più nel Cristo
flagellato dell'Accadenia veneziana,* che passò per
molto tempo quale lavoro fiammingo (fig. 29).
Quivi pur mantenendo la nota disposizione dei
quadretti di martiri il pittore sfrutta, anzi sac-
cheggia le celebri stampe della Passione, di Al-
berto Dùrer. Ma perchè il ladrocinio riesca meno
evidente, l'avveduto Francesco non trae da cia-
scuna incisione più di una figura; ed è solo ponendo
molta attenzione al dipinto, e giovandosi dei
raffronti che ci è possibile sorprendere lo strano
Fig. 29 — Francesco Santacroce: Gesù flagellato
Venezia, Accademia - (Fot. Anderson).
mélange, nel quale il pittore s'è valso di una de-
cina di stampe straniere (fig. 30).
Nè solamente per le pale e per i quadretti gior-
gioneschi Francesco si attenne ai profittevoli me-
todi paterni, ma anche seguitò a dipingere gon-
faloni per le chiese e per lo stesso doge; e sono
certo disegni per due d'essi, eseguiti intorno al
1559, al tempo dell'incoronazione del Priuli quelli
della Raccolta Querini Stampalia che prima erano
passati per opera di Gerolamo (fig. 31).5
Nè credo sia il caso di ritenerli eseguiti per
qualche arazzo, come supponeva il chiaro ricer-
catore, giacché il fare loro non differisce in alcunché
dal disegno di pennello del British Museum, di
cui c'è occorso parlare innanzi.
mero 104: Giudizio di Paride) e nel Museo Correr (74: Sa-
cra Famìglia).
1 Accademia Carrara, Bergamo, n. 138.
2 Ibidem, n. 98-99-100.
3 Accademia, Venezia, a. 168.
* Ib. n. 99.
5 Nn. 147, 148.
Così laboriosamente si chiuse l'attività del
Santacroce, che Pietro Paolo succeduto al padre
Fig. 30 - Alberto Durer: Ecce Homo
(Incisione della Serie della Grande Passione).
nella bottega, s'industriò di seguitare fin che visse,
ligio alle tradizioni e alla clientela.
Fig. 31 - Francesco Santacroce: Disegno por stendardo
Venezia, Race. Querini Stampalia - (Fot. Filippi).
PIETRO PAOLO SANTACROCE.
Benché la prima notizia di lui si abbia solo nel
1584, dal testamento paterno, in cui è nominato
fra gli eredi, e si sappia da quello di Ludovica di
Schieri, sua moglie, del 21 dicembre J620,1 ch'egli
era già morto, è certo che l'operosità dell'ultimo
1 Archivio di Stato, Venezia, G. B. de' Tornasi, B." 978,
D. 413.