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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 19.1916

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Fasc. 3
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Perotti, Maria: L' opera di Gian Battista Gaulli in Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.17336#0255

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L'OPERA DI GIAN BATTISTA GAULLI IN ROMA

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*

A ventisette anni il Baciccio, già celebrato come pittore di ritratti, aveva eseguito
i busti di Alessandro VII e di Mario Chigi fratello del Pontefice,1 forse i due già pubblicati
dall'Arte, appartenenti alla collezione Messinger; * il Bernini pure s'era fatto ritrarre da
lui. Alla fine del 1666 era stato proposto alla corte estense, come eccellente ritrattista, e,
richiesto di recarsi a Modena, aveva accettato per poter poi studiare, nella vicina Parma,
il Correggio, e trarne ispirazione ed esempio nel «dipingere li angoli della cupola di San-
t'Agnese». A Modena non si recò se non nel 1669, 3 quando già gli «angoli» dovevano
essere stati eseguiti, non essendo in essi traccia evidente della lontana fonte ispiratrice.

Gli abbozzi dei due pennacchi con allegorie delle Virtù, recente acquisto della Gal-
leria nazionale a Palazzo Corsini in Roma,4 superano gli affreschi per il valore plastico
e il vigore della pennellata, per la contrapposizione risoluta di masse di luce e d'ombra
che rilevan le figure sullo sfondo del cielo tempestoso. Nel primo di questi abbozzi (fig. 2)

Fig. 2 — G. B. Gaulli : La Prudenza e la Temperanza.
Bozzetto d' un pennacchio della cupola della chiesa di
Sant'Agnese in Roma. — (Fot. del Minist. della P. I.).

il pittore, forse di lontano ispirandosi agli affreschi della Farnesina, imaginò due gruppi
affrontati, come due scogli divisi da una stretta gola di nubi ferrigne crestate di freddo ar-
gento; a sinistra, abbarbicata alla finta cornice, una robusta figura di donna protesa di
slancio nel vuoto, imporporata da un riflesso sanguigno, scruta l'orizzonte; a destra,
due giovani abbracciate si contemplano in uno specchio rotondo, premendo coi piedi
l'Imprudenza, seminuda, con gli occhi bendati, strisciante sull'arco di base come intorno
a una ruota. L'elemento fantastico predomina sempre: colpi di luce crestano il cielo
o lanciano razzi burrascosi attraverso le nubi grige; il gruppo a sinistra avanza nel-

1 Documenti sul pittore Baciccia, in Arch. Storico
dell'Arte, i88q, pag. 153 e segg.

2 Cfr. Ad Venturi, Di alcune opere d'arte della
collezione Messinger, in L'Arte, 1913, pag. 141 e segg.

3 Documenti sopra citati, pag. 153.

L'Arte. XIX, 27.

* Questi due bozzetti, e un terzo del quale si
farà parola in seguito, mi furono indicati cortese-
mente dal pittore Girolamo Palumbo, che li con-
servava nel suo studio. Le riproduzioni non ren-
dono la vivezza degli originali.
 
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