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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 19.1916

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Fasc. 3
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Perotti, Maria: L' opera di Gian Battista Gaulli in Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.17336#0269

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L'OPERA DI GIAN BATTISTA GAULLI IN ROMA

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ziate dell'alba tra l'oro sfolgorante delle cornici di cardi e di rose, ne rompesse la conti-
nuità monotona, ne alleggerisse il fasto.

Di quest'affresco, che deve risalire all'incirca al tempo del quadro di San Nicola da
Tolentino per l'agilità barocca dei movimenti, lo scintillio delle luci, la ripetizione, in
due angeli, del tipo di quel santo, con gli occhi a mandorla di un nero opaco, larghi e vi-
vidi, il volto appuntito velato d'ombra, il pittore Palumbo possiede un abbozzo primi-
tivo del gruppo centrale: (fig. 20) il Santo portato a volo dagli angeli sulle nubi rullanti,
in uno sfondo radioso di luce. L'abbozzo ò già prossimo alla fattura definitiva, ma la

Fig. 20 — G. B. Canili : Sant' Ignazio in gloria.
Abbozzo presso il pittore sig. Palumbo in Roma
(Fot. del Ministero dell'I. P.),

figura è attorniata dal pulviscolo luminoso; le pieghe metalliche del piviale d'oro sono più
scorrevoli nel loro sviluppo a spirale fulmineo; l'angelo reggilibro, forma fantastica di
stella marina, sbatte le ali, rotea, si accartoccia in un movimento quasi spasmodico,
spiegando a raggi le membra intorno al volume marmoreo accartocciato.

Il bozzetto presso il pittore Palumbo supera per vitalità di linee e diffusione di
luce l'affresco, come lo supera lo studio nella galleria corsiniana a Roma (fig. 21), non
vincolato ancora dalla necessità di uniformare i contorni alla ornamentazione della
volta. La navicella di nubi dondolante che trasporta Ignazio nella chiesa di Gesù è
qui un blocco che si slancia a coda di cometa nel vuoto, spingendo in un abisso fiam-
meggiante uno degli angioletti aggrappati al Santo e facendo indietreggiare, per
l'urto improvviso, i fanciulli annidati fra le nubi. Il camice bianco di Ignazio è arro-
vellato dal vento; il dorso nudo di un fanciullo che lo solleva, scavato da una conca
superba, è tutta una linea di slancio, ha il furore dell'onda. L'arco di nubi si è
rotto; due ondate iridescenti si fronteggiano, divise da una stretta gola, scagliate l'una
verso l'altra dalla forza dei venti, come nei bozzetti di Sant'Agnese, come nel quadro
di San Nicola, dove nuvole e albero si avventano c n l'impeto di correnti marine uno
sull'altro. I colori diafani della cappella di Sant'Ignazio, brillanti, leggeri, hanno nel
bozzetto straordinaria intensità luminosa: azzurri vividi, verdi smaglianti, bianchi
 
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