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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 19.1916

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Fasc. 4
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Longhi, Roberto: Gentileschi, padre e figlia
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https://doi.org/10.11588/diglit.17336#0319

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GENTILESCHI, PADRE E PIGLIA

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biasi dal Lanzi stupito di vederlo « così staccato dal fondo, con tinte sì vivide e ben
contrapposte, che potria dare idea di un nuovo e pressoché mai veduto stile », sono co-
stretto a ricorrere ad altro per farmi una idea delle sue ricerche pittoriche di quegli anni 1
È probabile che Gentileschi pure raffinandosi continuamente nella resa dei valori qualche
volta coincisi felicemente con scale cromatiche fulgide e deliziose, non dimetta l'abitu-
dine di divagare quasi criticamente verso altre forme che possono essere ora le bolognesi,
ora le toscane di buon disegno. Vediamo.

È noto a tutti il grande telone de L'Amor Sacro col Pro/ano (fig. 19), attribuito a
Guido Reni nel Museo di Pisa; meno noto è che tempo fa Hermann Voss pensò di resti-

Fig. 19 — Orazio Gentileschi : L'amor sacro vince il profano
Pisa, Museo

tuirlo a Orazio Gentileschi. Penso ch'egli abbia avuto ragione ed aggiungo che l'opera
deve cadere nel periodo genovese, perchè un quadro affatto simile attribuito a Guido
è descritto dal Ratti a Palazzo Spinola, donde forse passò a Pisa.2

1 Cfr., adunque: Soprani, Vite dei pittori Ge- pare esser copia dalla opera di Artemisia che si
novesi, Genova, 1674, p. 316-17; ediz. 1768, 1, conserva a Firenze in due esemplari; e la Annun-
451-53; Ratti, Descriz. delle pitture di Genova; dazione di San Siro, che noi esamineremo nella
Genova, 1780, p. 112-119, 120, 122, 140, 143, replica, migliore e meglio conservata di Torino.
263; Lanzi, Storia piti. d. Italia, Bassano, 1809, 2 11 Bellini nel Catal. del Museo Civico di Pisa
voi. I, p. 256. 11 Suida, in Genua (Leipzig, iqo6, (p. 179-180) afferma esistere presso la famiglia
p. 1.56), cita: una Maddalena giacente presso il che donò il quadro al Museo il carteggio di Guido
Marchese Negrotti, che non mi è stato possibile relativo all'opera; ma esso non è mai stato pub-
di vedere; una Giuditta nella Bibl. di Pai. Rosso che blicato da alcuno,
 
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