GENTILESCHI, PADRE E FIGLIA
287
Tutte lo notizie corrette, salvo le due ultime date, si possono dunque desumere senza
sforzo da documenti pubblicati anni prima della biografia dataci dal facitore di Cataloghi
del Museo di Napoli. Al quale ricordiamo che soprattutto quando si sbriga la fastidiosa
bisogna di un catalogo, bisogna annoiarsi a dovere e non fallare; se è vero che proprio
a libri di tal fatta gli studiosi si rivolgono per aver notizie preliminari esatte, senza
Fig. 24 — Artemisia Gentileschi : Miracolo di S. Carlo Borromeo
Firenze, presso il sig. Cecconi
perder tempo, avendo qualcosa di meglio da fare, subito dopo il disbrigo di quelle fac-
cende di ordinaria amministrazione.
* # #
Sgombrato il terreno di queste cose tanto semplici, eppur tanto imbrogliate e fasti-
diose, vediamo di farci un'idea chiara di come venisse via via dipingendo la signorina
Artemisia.
La quale dovette essere molto precoce in ogni cosa — si consulti al proposito il
resoconto del processo del Tassi — e così in pittura, se verso il 1612, a quindici anni,
quando il Tassi le insegnava, fra l'altro, la prospettiva, essa dipingeva il ritratto di un putto.
Noi non dubitiamo ch'essa calcasse allora moderatamente le orme paterne, e si trat-
terebbe perciò di rinvenire qualche opera che appaia sulle tracce di Orazio, ma con
qualche a tentoni giovenile, e magari di sesso femminile.
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Tutte lo notizie corrette, salvo le due ultime date, si possono dunque desumere senza
sforzo da documenti pubblicati anni prima della biografia dataci dal facitore di Cataloghi
del Museo di Napoli. Al quale ricordiamo che soprattutto quando si sbriga la fastidiosa
bisogna di un catalogo, bisogna annoiarsi a dovere e non fallare; se è vero che proprio
a libri di tal fatta gli studiosi si rivolgono per aver notizie preliminari esatte, senza
Fig. 24 — Artemisia Gentileschi : Miracolo di S. Carlo Borromeo
Firenze, presso il sig. Cecconi
perder tempo, avendo qualcosa di meglio da fare, subito dopo il disbrigo di quelle fac-
cende di ordinaria amministrazione.
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Sgombrato il terreno di queste cose tanto semplici, eppur tanto imbrogliate e fasti-
diose, vediamo di farci un'idea chiara di come venisse via via dipingendo la signorina
Artemisia.
La quale dovette essere molto precoce in ogni cosa — si consulti al proposito il
resoconto del processo del Tassi — e così in pittura, se verso il 1612, a quindici anni,
quando il Tassi le insegnava, fra l'altro, la prospettiva, essa dipingeva il ritratto di un putto.
Noi non dubitiamo ch'essa calcasse allora moderatamente le orme paterne, e si trat-
terebbe perciò di rinvenire qualche opera che appaia sulle tracce di Orazio, ma con
qualche a tentoni giovenile, e magari di sesso femminile.