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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 19.1916

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Fasc. 4
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Longhi, Roberto: Gentileschi, padre e figlia
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https://doi.org/10.11588/diglit.17336#0338

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ROBERTO LONGHI

insomma di quell'crudizioncella tanto cara a tutti i toscani del tempo; infine, il tipo della
figlia di sinistra prepara chiaramente quello delle Giuditte di Firenze e di Napoli.

Rivediamo Artemisia, con idiotismi toscani, nella scena del Giuseppe interprete di
sogni (fig. 28), sempre alla Galleria Borghese col nome di Valentin.

Non vediamo come si possa pensare al francese così energico rapido elastico di forma
per quest'opera ove per l'appunto la forma è tanto blandamente e imparzialmente « co-
piata » e lasciata per facilità nelle pose più ovvie. Si comprenda che con quel « copiata »
noi intendiamo dire che Artemisia si rivela di già una « esecutrice >■ magistrale, senza pre-
ferenze di forma, e di movimenti, ma solo di luce e di materia. È un modo come un
altro per fare dell'arte; ciò che non impedisce alla comune miopia critica di parlare anche
in questi casi di « realismo » —- come sempre essi fanno, per spiegare.

F'g. 28 — Artemisia Gentileschi : Giuseppe interprete di sogni
Roma, Galleria Borghese

Gli argenti del lino ammassali sull'oro vecchio di un panno che sta sotto, sono di
resa superba; le sete acciaio del Giuseppe di destra —■ con i galloni pesanti alla toscana —-
sono toccate un po' enfaticamente ma da una mano che sa il fatto suo ; le ceramiche
popolane a destra non sfigurerebbero troppo nei bodegones di Velazquez giovine. Una
pittrice di razza, manualmente; come intelletto soltanto, inferiore; anche a suo padre.

Questo apparire di inflessioni toscane nella pronuncia pittorica di Artemisia potrebbe
significare l'andata della pittrice a Firenze; che dovette avvenire appunto in questi tempi,
tra il 1621 e il 1624: chissà anzi ch'essa non abbia accompagnato il padre, che partiva
da Roma verso il 1621, per un tratto di strada, fermandosi poi in Toscana.1

1 Sono da ristudiare a questo proposito le tele mi parve di intravedere Artemisia in una Giuditta

del presbiterio del Duomo di Pisa, ove lavorarono a tigura intera, appesa in alto a sinistra. Ma ora mi

moltissimi toscani, il Rosselli, il Vannini, il Ma- occorrerebbe controllare l'impressione di qualche

netti, il Riminaldi (allievo del Gentileschi); e dove anno fa. La data del soggiorno a Firenze di Arte-
 
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