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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 19.1916

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Fasc. 4
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Longhi, Roberto: Gentileschi, padre e figlia
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https://doi.org/10.11588/diglit.17336#0343

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GENTILESCHI, PADRE E FIGLIA

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di Dresda) è memoranda; e che la manica di ghiaccio e d'avorio mescolati, centro dell'in-
teresse pittoresco di tutta l'opera è una delle più severe e delicate maniche che mai siano
state dipinte al mondo; poiché anche Artemisia Gentileschi bisogna saperla intendere
a questo modo.

E la ritrattista Artemisia? Sono veramente dolente di non averla potuta presen-
tare in questa veste dopo il primo ritrattino nella Madonna di Sant'Omobono. Ora,
data la necessità per Artemisia del modello, posso ben presentare come ritratto sebbene
« storico » la grande tela che sta sopra la porta della Galleria nella casa di San Luigi
dei Francesi, e che vuol rappresentare per l'appunto S. Luigi IX re di, Francia. È strano
che un'opera come questa, di prim'ordine, sia per tanto tempo passata sotto silenzio
e senza attribuzione. Senza timore si può confessare che dei nomi, dei confronti vengono
spontanei; Van Dyck, Filippo de Champaigne, un poco persino Velazquez. Ma basti per

F'g- 33 — Artemisia Gentileschi : Particolare della strage degli innocenti
Messina, Museo

ora dire Artemisia Gentilesca; la quale immaginò con grande « attualità » il San Luigi
come un sovrano secentesco diritto dinanzi una tenda marrone che si solleva per lasciare
scorgere la vaga dignità patrizia di fronde nobili e di colonne magne sul celo lontano.

Ma il grande, il vero risultato pittorico, manco a dirlo, è negli abiti. Discesa memo-
rabile di un ermellino — che potrebb'essere l'impresa pittoresca se non morale dei
due Gentileschi, padre e figlia — ove svariano rapide le ombre corte sotto le codette
cineree; azzurro gigliato pronto a cedere a un damasco rosso ciliegia di valore inestima-
bile; manica eburnea torrefatta d'ombre caldissime —- centro pittorico, coiti di capola-
voro, che si propaga fino a ricomparire nella cotta delicata, sfatta in basso dall'ardere
lento delle babbucce di soffice tabacco. Non dimentichiamo perciò quest'oasi di grande
maestra anche se ci avvediamo che l'esecuzione si raffredda e intristisce nel viso troppo
condotto, in una mano non « vista », in una corona troppo battuta, in uno scettro troppo
 
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