DISEGNI DI RAFFAELLO
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macerate dalla vecchiaia, il gonfiore delle palpebre, l'oscillazione delle rughe. La testa
grandiosa, da Dio Padre, vive profondamente per l'intensità dello sguardo, che spira ama-
rezza e quasi corruccio; l'ombra densa ingrandisce l'occhio nero profondo, annuvolato,
mentre la matita sfiora appena la carta per indicare la vaporosità della barba gonfia,
spumeggiante per vento.
Nello Sposalizio di Brera, compiuto al principio del 1504, permane l'influsso del Pe-
rugino, benché già si scorga svincolarsi la personalità dell'Urbinate. Questi non ricorse
più, per la composizione, alla predella del quadro di Fano, già da Ini richiamata in altre
parti del gradino d'altare, ma si ispirò al modello che il Perugino lasciò eseguire all'Ingegno
per il quadro già nel Duomo di Perugia, ora nel Museo di Caen. Raffaello vi prodigò ogni
Fig. 7 — Raffaello : Disegni per panneggi dell' Incoronazione in Vaticano
Lille, Museo Wicar
dolcezza, raffinò le forme peruginesche, assottigliò, illegiadrì tutto; ma in quella con-
venzione di eleganza par che s'arresti la vita. Non s'arrestò tuttavia nello studio a matita
di Oxford (fig. 12), per la testa e le spalle di una giovane al seguito di Maria, che, ap-
poggiandosi a una sua compagna, lancia dall'alto un lungo sguardo. La matita gareggia
con la punta d'argento nella finezza del segno, che s'afforza, contornando la parte infe-
riore del volto sollevato e della spalla destra, ma poi nell'alto s'attenua, svanisce, trac-
ciando l'arco purissimo della gran fronte, le ondulazioni insensibili della chioma aderente
a fascia intorno alle tempia. I tratti paralleli che ombreggiano le guance e il collo sosti-
tuiscono alla perfezione, col tremolio della matita che sfiora appena la carta, le oscillazioni
luminose attraverso la trama leggiera delle losanghe nei disegni a punta d'argento; e le
sfumature trasparenti dell'iride rendono la chiarità dell'occhio, la limpidezza del colore.
Nello stesso foglio, nel verso (fig. 13), è lo studio per. due altre donne del seguito, con-
dotto a tratti più grossi, irregolari, con mano più rapida, con minore delicatezza di tocco.
Due altri disegni furono eseguiti per la grande composizione del Cambio, dove son
figurati i Profeti e le Sibille. Dalle figure del vecchio Perugino, stanche, prese da noia e
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macerate dalla vecchiaia, il gonfiore delle palpebre, l'oscillazione delle rughe. La testa
grandiosa, da Dio Padre, vive profondamente per l'intensità dello sguardo, che spira ama-
rezza e quasi corruccio; l'ombra densa ingrandisce l'occhio nero profondo, annuvolato,
mentre la matita sfiora appena la carta per indicare la vaporosità della barba gonfia,
spumeggiante per vento.
Nello Sposalizio di Brera, compiuto al principio del 1504, permane l'influsso del Pe-
rugino, benché già si scorga svincolarsi la personalità dell'Urbinate. Questi non ricorse
più, per la composizione, alla predella del quadro di Fano, già da Ini richiamata in altre
parti del gradino d'altare, ma si ispirò al modello che il Perugino lasciò eseguire all'Ingegno
per il quadro già nel Duomo di Perugia, ora nel Museo di Caen. Raffaello vi prodigò ogni
Fig. 7 — Raffaello : Disegni per panneggi dell' Incoronazione in Vaticano
Lille, Museo Wicar
dolcezza, raffinò le forme peruginesche, assottigliò, illegiadrì tutto; ma in quella con-
venzione di eleganza par che s'arresti la vita. Non s'arrestò tuttavia nello studio a matita
di Oxford (fig. 12), per la testa e le spalle di una giovane al seguito di Maria, che, ap-
poggiandosi a una sua compagna, lancia dall'alto un lungo sguardo. La matita gareggia
con la punta d'argento nella finezza del segno, che s'afforza, contornando la parte infe-
riore del volto sollevato e della spalla destra, ma poi nell'alto s'attenua, svanisce, trac-
ciando l'arco purissimo della gran fronte, le ondulazioni insensibili della chioma aderente
a fascia intorno alle tempia. I tratti paralleli che ombreggiano le guance e il collo sosti-
tuiscono alla perfezione, col tremolio della matita che sfiora appena la carta, le oscillazioni
luminose attraverso la trama leggiera delle losanghe nei disegni a punta d'argento; e le
sfumature trasparenti dell'iride rendono la chiarità dell'occhio, la limpidezza del colore.
Nello stesso foglio, nel verso (fig. 13), è lo studio per. due altre donne del seguito, con-
dotto a tratti più grossi, irregolari, con mano più rapida, con minore delicatezza di tocco.
Due altri disegni furono eseguiti per la grande composizione del Cambio, dove son
figurati i Profeti e le Sibille. Dalle figure del vecchio Perugino, stanche, prese da noia e