SULLA DATA DELLA NASCITA DI RAFFAELLO
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chiaramente il Vasari lo fa nato e morto il Venerdì Santo, dice il Guasti, per poterla menar
buona» ai sostenitori dell'altra data.1 Cerchiamo allora il valore di questa affermazione,
e, se riusciremo a distruggerla, dovremo accettare i « 37 anni interi » del Bembo, e quindi
portare la data al 6 aprile.
Prima di tutto è il solo Vasari a dirci che nacque il Venerdì Santo: quale può essere
stata la fonte della sua affermazione? Evidentemente, come pel Chigi e pel Fornari,
l'epitaffio del Bembo che egli traduce addirittura alla lettera, quando dice che morì « il
giorno medesimo che nacque »: mentre però questi due ultimi si contentano di ripeterne
materialmente l'espressione, egli, in cerca della novella prodigiosa che faccia apparire
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t.
Roma, Pantheon : Epitaffio del Bembo sulla tomba di Raffaello.
il suo artista predestinato fin dalla nascita, siccome sa di certo che è morto il Venerdì
Santo, senza pensare che questa è una festa mobile, ne deduce senz'altro che dunque è
nato il Venerdì Santo.
Ora, anche senza calcolare che con questa affermazione egli trascura arbitraria-
mente la precedente determinazione del Bembo (37 anni interi), dal suo racconto appa-
risce chiaramente come egli non ha sulla nascita dell'Urbinate altre informazioni precise,
1 Non è nuova questa mania pel Venerdì Santo,
durante l'Umanesimo: basti ricordare il Petrarca
che, com'egli stesso racconta in una nota su un
codice di Virgilio, s'innamorò di Laura « l'anno del
Signore 1327 il dì 6 aprile, nella chiesa di S. Chiara
in Avignone, la mattina: e nella medesima città,
nel medesimo mese di aprile, nel medesimo giorno
sesto, nella medesima ora, l'anno 1348 (Laura) fu
sottratta alla nostra luce » (V. Volpi, // Trecento.
Frane. Vallardi. 2a ediz., pag. 70). Il bello è che
anche a proposito di queste date del Petrarca è
stato constatato che nel 1327 il Venerdì Santo non
cadde il 6 aprile, com'egli vorrebbe nel Caytzo-
niere:
Era il giorno che al sol si scolorare)
por la piota del suo Fattore i rai,
quand'io fui preso,...
(Sonetto III).
Anche Dante comincia il suo viaggio il Venerdì
Santo 8 aprile 1300. Landolfo Pico della Miran-
dola, in una lettera del 20 aprile 1520 a Isabella
Gonzaga, avvicina anche per un altro dato Raf-
faello a Cristo, dicendo che morì a 33 anni.
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chiaramente il Vasari lo fa nato e morto il Venerdì Santo, dice il Guasti, per poterla menar
buona» ai sostenitori dell'altra data.1 Cerchiamo allora il valore di questa affermazione,
e, se riusciremo a distruggerla, dovremo accettare i « 37 anni interi » del Bembo, e quindi
portare la data al 6 aprile.
Prima di tutto è il solo Vasari a dirci che nacque il Venerdì Santo: quale può essere
stata la fonte della sua affermazione? Evidentemente, come pel Chigi e pel Fornari,
l'epitaffio del Bembo che egli traduce addirittura alla lettera, quando dice che morì « il
giorno medesimo che nacque »: mentre però questi due ultimi si contentano di ripeterne
materialmente l'espressione, egli, in cerca della novella prodigiosa che faccia apparire
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il suo artista predestinato fin dalla nascita, siccome sa di certo che è morto il Venerdì
Santo, senza pensare che questa è una festa mobile, ne deduce senz'altro che dunque è
nato il Venerdì Santo.
Ora, anche senza calcolare che con questa affermazione egli trascura arbitraria-
mente la precedente determinazione del Bembo (37 anni interi), dal suo racconto appa-
risce chiaramente come egli non ha sulla nascita dell'Urbinate altre informazioni precise,
1 Non è nuova questa mania pel Venerdì Santo,
durante l'Umanesimo: basti ricordare il Petrarca
che, com'egli stesso racconta in una nota su un
codice di Virgilio, s'innamorò di Laura « l'anno del
Signore 1327 il dì 6 aprile, nella chiesa di S. Chiara
in Avignone, la mattina: e nella medesima città,
nel medesimo mese di aprile, nel medesimo giorno
sesto, nella medesima ora, l'anno 1348 (Laura) fu
sottratta alla nostra luce » (V. Volpi, // Trecento.
Frane. Vallardi. 2a ediz., pag. 70). Il bello è che
anche a proposito di queste date del Petrarca è
stato constatato che nel 1327 il Venerdì Santo non
cadde il 6 aprile, com'egli vorrebbe nel Caytzo-
niere:
Era il giorno che al sol si scolorare)
por la piota del suo Fattore i rai,
quand'io fui preso,...
(Sonetto III).
Anche Dante comincia il suo viaggio il Venerdì
Santo 8 aprile 1300. Landolfo Pico della Miran-
dola, in una lettera del 20 aprile 1520 a Isabella
Gonzaga, avvicina anche per un altro dato Raf-
faello a Cristo, dicendo che morì a 33 anni.