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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 23.1920

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Fasc. 3
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Pittaluga, Mary: Criteri paesistici del Tintoretto
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https://doi.org/10.11588/diglit.17340#0201

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CRITERI PAESISTICI DEL TINTORETTO 175

una specie di rapporto inversamente proporzio- come mai l'autore dell' Ideale Landschaft abbia po-

nale. Sarebbe poi assurdo spender parole per prò- tuto veder « Ueberscbàtzung des decorativen

vare che il resultato finale dell'opera non potrebbe Moments in Sinn der Moderns » 1 nella spontanea

in alcun caso esser superiore a quello che è: resul- lode thodiana: e la miglior confutazione all'ap-

Fig. 6 — Venezia, Scuola di S. Rocco - Tintoretto: Moltiplicazione dei pani e dei pesci.

(Fot. Anderson).

tato nascente dal raro equilibrio fra figura e paese,
parallelamente subordinato alla luce, e dalla luce
assorbente la più irreale e fantastica vita. Perciò,
quando abbiamo letto il frigido commento del
Gramm al giudizio che il Thode diede della Fuga
in Egitto (« una delle creazioni pittoriche più po-
tenti, anche vicino al Rembrandt, l'unico che abbia
creato qualche cosa di simile » *) ci siam chiesti

1 Tintoretto. Kunstlermonographien XLIX. Bielefcld
und Leipzig, 1901, 104.

punto l'abbiam trovata implicita nell'opera stessa
del Robusti. Ci par piuttosto infondata la rela-
zione artistica ch'egli formulò: Tintorctto-Sal-
vator Rosa.

Tuttavia, se, con sintetismo un po' puerile, vo-
lessimo rappresentare nel Robusti lo sviluppo
della visione luministica applicata al paesaggio,
secondo una linea che, partendo dai quadri del-
l'Accademia, giungesse, attraverso oscillazioni, a

Die ideale Landschaft, p. 407.
 
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